TORINO - La Juventus anti-Napoli non dipende soltanto dai voli aerei dei sudamericani, ma anche dagli esami che Federico Chiesa effettuerà in giornata al J Medical. L’ala bianconera ha lasciato l’Italia di Roberto Mancini con una partita d’anticipo per un fastidio ai flessori. I primi accertamenti, svolti in Nazionale, hanno fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo all’ex Fiorentina. Spesso, però, servono 48 ore per avere un quadro più affidabile. Così oggi Chiesa ripeterà gli esami a Torino. Il giocatore, Massimiliano Allegri e la Juventus tutta sperano di non imbattersi in cattive sorprese.
Dita incrociate
L’esito dei controlli medici stabilirà il colore del semaforo in vista della trasferta di sabato allo stadio Maradona. Dovesse essere confermata l’assenza di lesioni muscolari, il 23enne azzurro avrebbe diverse chance di partire per Napoli. In caso contrario, Chiesa dovrebbe fermarsi. Allegri, dall’alto del suo pragmatismo, aspetta notizie certe in modo da pesare pro e contro una volta per tutte. In attesa dell’esito, i segnali positivi si mischiano a un filo d’ansia e un pizzico di cautela, che ogni caso sarà massima. Una cosa è certa: Chiesa, anche se non al top della condizione, potrebbe essere prezioso anche a partita in corso contro la squadra di Luciano Spalletti. Al figlio d’arte può bastare anche solo una sgasata delle sue per mandare in tilt il sistema d’allarme del Napoli. Quella di sabato è una tappa delicata, a maggior ragione dopo l’avvio a rilento prima della sosta per le nazionali (un punto tra Udinese e Empoli). La stagione, però, è soltanto all’inizio e a Napoli comincerà un incredibile tour de force tra campionato e Champions League. Già, perché dopo il match del Maradona, Chiellini e compagni incroceranno Malmoe, Milan, Spezia, Sampdoria, Chelsea e Torino. Allegri spera di arruolare Chiesa e Federico incrocia le dita per Napoli, però l’unica certezza è che non verranno corsi rischi inutili. La cautela resta massima e non potrebbe essere diversamente a inizio settembre. Se gli esami saranno decisivi, importanti risulteranno anche le impressioni del giocatore. Anche per questo nella migliore delle ipotesi il dubbio potrebbe essere risolto soltanto in extremis. (...)