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Dopo le varie “settimana decisiva per...”, ora parte davvero il conto alla rovescia per la firma e l’ufficializzazione del rinnovo di Paulo Dybala. Il cammino verso il traguardo è stato ricco di incroci e di curve. Basti pensare che Jorge Antun, agente del numero 10, è rimasto in Italia dal 26 luglio fino all’altro giorno. Oltre due mesi per incontrarsi, confrontarsi, soppesare e cercare un accordo. Perché era quello che voleva la Juventus, alla ricerca di un nuovo leader in cui identificarsi dopo la partenza di Cristiano Ronaldo (e con il beneplacito del rientrante Massimiliano Allegri, che da sempre ha grande stima dell’argentino).
Quello che voleva Dybala
E perché era quello che voleva il giocatore stesso, che in passato aveva detto due volte no alla Premier League per restare in bianconero: prima facendo saltare lo scambio con il Manchester United per Romelu Lukaku e quindi negandosi al Tottenham, quando sembrava ormai tutto fatto nel 2019. Dopo le incomprensioni di qualche tempo fa, avendo nel frattempo capito che non era più possibile chiedere certe cifre - viste le difficoltà dei club, anche di quelli di solidi, nel calcio al tempo del Covid -, ecco che è arrivato l’accordo, sia per la durata, sia per il compenso. Il primo aspetto legherà Dybala alla Juventus pressoché a vita. L’ipotesi è infatti quella di un contratto quinquennale, che andrebbe a conclusione nel 2027, quando la Joya sarebbe sulla strada dei 34 anni (festeggia il compleanno il 15 novembre).
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