Juve, il confronto tra Allegri e i dirigenti: ecco gli obiettivi del ritiro

Il tecnico toscano si è confrontato con Nedved e Cherubini: le sue intenzioni verso le sfide con Zenit e Fiorentina
Juve, il confronto tra Allegri e i dirigenti: ecco gli obiettivi del ritiro© /Ag. Aldo Liverani Sas

«Andate a casa e salutate le famiglie, ché per un po' non se ne parla». Più o meno così Massimiliano Allegri ha salutato i bianconeri, oggi, a fine allenamento. Da domani capitan Giorgio Chiellini e compagni resteranno in ritiro (almeno) fino a sabato, fino a Juventus-Fiorentina. Allegri aveva paventato l'ipotesi già dopo Verona-Juventus, oggi si è confrontato con i dirigenti (il vicepresidente Pavel Nedved e il responsabile del mercato Federico Cherubini, entrambi presenti alla Continassa) e ha formalizzato la cosa. Sarà un ritiro... spirituale, più che punitivo. Quantomeno nelle intenzioni.

Allegri, Nedved e Cherubini: come sarà il ritiro

Il tecnico toscano vuole fare team-building: spera che si formi uno spirito di gruppo che tante, troppe volte finora è venuto meno. Nei momenti difficili la Juventus è diventata un insieme di singoli, ciascuno più o meno intenzionato a risolverla ma in solitudine. Allegri vuole che si impari a ragionare di squadra. Gruppetti e gruppettini, basta. Egoismi: basta. Presunzione di superiorità: basta. Allegri non ha digerito il fatto che i bianconeri non abbiano lottato contro squadre come il Verona e il Sassuolo, confidando semmai in un superiore tasso qualitativo che è rimasto solo nelle intenzioni. Sì, insomma, un bagno di umiltà successivo a quell'appello a vergognarsi fatto a caldo. Il primo obiettivo, dunque, è reagire e mettere in cassaforte la qualificazione agli ottavi di Champions facendo risultato contro lo Zenit. Ma non basterà: una volta per tutte, i progressi dovranno essere nel segno della continuità.

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