Inchiesta plusvalenze, la Juve si difende ma è sotto torchio: summit Elkann-legali

Oggi sarà interrogato un altro dirigente bianconero. Ecco i rischi che corre la società
Inchiesta plusvalenze, la Juve si difende ma è sotto torchio: summit Elkann-legali© Juventus FC via Getty Images

TORINO - L’inchiesta della Procura di Torino sul presunto falso in bilancio della Juventus prosegue e oggi verrà ascoltato dai pm un altro importante dirigente juventino. Durante la fase istruttoria saranno sentiti probabilmente tutti i dirigenti bianconeri coinvolti, mentre sono al vaglio degli inquirenti i documenti ottenuti durante la perquisizione di sabato nella sede della Juventus. I Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e Marco Gianoglio, dunque, proseguono l’indagine iniziata a maggio e dalla quale, come hanno scritto nel decreto di perquisizione, sarebbe emersi «indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate ed attestanti ricavi meramente contabili, in ultima istanza fittizi».

La Juve si difende e lo fa compatta

E la Juventus si prepara a difendersi. Secondo un’indiscrezione, infatti, John Elkann avrebbe mobilitato i suoi avvocati per supportare il club e, al di là, dell’indiscrezione, la sua presenza allo stadio sabato sera, al fianco del cugino Andrea, ha raffigurato anche fisicamente la compattezza della famiglia in un momento critico. La Juventus si difende, dunque, e lo fa compatta. È un segnale. Come quello di una relativa tranquillità che ha trasmesso Andrea Agnelli alla squadra nel discorso di sabato pomeriggio quando, prima della partita contro l’Atalanta, ha rassicurato la squadra a proposito dell’inchiesta in corso.

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