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TORINO – Il 2022 per Massimiliano Allegri comincia tra mercato e Covid. Sul primo il tecnico della Juventus è tranciante, sul secondo si rimette a chi deciderà in merito alla sorte del match con il Napoli, quello che giovedì farà (o dovrebbe far) ripartire la stagione bianconera. Il mercato ruota ovviamente tutto intorno ad Alvaro Morata e alla tentazione di un eventuale passaggio al Barcellona, realtà da cui sono arrivate la grande considerazione di Xavi e sono state lanciate parecchie esche. «Alvaro non parte - taglia corto Allegri -, è un giocatore di rendimento. Lo scorso anno ha segnato 20 gol e quest'anno 7, senza tirare un rigore. È un giocatore importante, gli ho parlato e gli ho detto: “Tu non vai via”. Quindi rimane con entusiasmo, deve stare sereno e tranquillo». Meno tranquillo è Ramsey («È tornato ieri perché era in permesso, ma è un giocatore in uscita»), mentre sul resto il tecnico non si attende sorprese: «Credo che al 99% la rosa resterà questa».
MATCH IN BILICO
E meno tranquilla è la questione Covid, su cui - al di là delle decisioni della Lega Serie A - peseranno le decisioni delle Asl locali. E a Torino è ancora bene presente che cosa accadde con il Napoli la scorsa stagione: «Noi ci siamo preparati per giocare domani e credo che giocheremo. Siamo mentalmente focalizzati su questo. Il Napoli gioca bene, è uno scontro diretto, ha 5 punti in più di noi e ha vinto in emergenza a San Siro con il Milan. Pensiamo alla partita, le altre dinamiche non sono di mia competenza. La mia opinione personale non conta niente, bisogna rispettare gli organi: chi comanda si prende la responsabilità e decide, è molto semplice. Noi ci prepariamo bene, e sottolineo bene, e ci presentiamo. Noi eseguiamo quello che ci dicono di fare, dobbiamo essere preparati a giocare».
CON CHIESA
La squadra, per l'appunto. Primo appuntamento per continuare la serie positiva con cui si è concluso il 2021: quattro vittorie e un pareggio in cinque partite. «Abbiamo lavorato bene - osserva Allegri -. Avevamo bisogno di questi giorni per prepararci a livello fisico e tattico. Bonucci salta il Napoli, per la Supercoppa vedremo. Sono fuori anche Kaio Jorge e Dybala. Danilo sarà a disposizione la prossima settimana, abbiamo recuperato Chiesa e Dybala. A centrocampo Locatelli farà il centrale, ne sceglierò due tra Rabiot, Bentancur e McKennie». Juventus quindi verso il 4-3-3 con Szczesny tra i pali, Cuadrado (o De Sciglio) terzino destro, Alex Sandro sul fronte opposto. Centrali De Ligt e Rugani, vista l'indisponibilità anche di Chiellini (che, come Arthur, attende l'ultimo tampone). Centrocampo con McKennie, Locatelli e Rabiot, tridente formato da Chiesa, Morata e Bernardeschi, con Dybala prima alternativa. L'obiettivo? Avvicinare la zona Champions, ora distante 4 punti: «Avevo detto in tempi non sospetti che l'Inter era la favorita per lo scudetto, e Simone (Inzaghi ndr) non me ne voglia: mi avete preso per matto. Noi dobbiamo viaggiare a velocità di crociera, invece abbiamo fatto offshore: grandi velocità e grandi rallentamenti. Dobbiamo tenere il regime di cavalli giusto, quello che ci permetterà di arrivare fino in fondo. Un passettino alla volta».