Akè: "Voglio spazio nella Juve, il mio idolo è Drogba"

Conquistare Allegri per giocare il più possibile in prima squadra, il passato al Marsiglia e l'attaccante ivoriano come esempio: ecco cosa ha detto il giovane talento bianconero
Akè: "Voglio spazio nella Juve, il mio idolo è Drogba"© Marco Canoniero

TORINO - Un esordio di personalità che ha subito conquistato i tifosi, ora Marley Akè vuole continuare a stupire per prendersi sempre più spazio nella Juve di Max Allegri. Il francese, classe 2001, si è raccontato ai microfoni dei canali ufficiali del club bianconero e ha mostrato di avere le idee chiare: "Il mio obiettivo è crescere il più possibile, e farmi trovare sempre pronto, e potermi esprimere ai massimi livelli. Mi sono sentito subito bene, in campo mi sono subito sentito a mio agio, per me è la cosa più importante. In campo mi diverto, perchè mi piace quello che faccio. Mi sento a mio agio quando gioco, fisicamente sto bene. Quindi va tutto bene. Ho già vissuto queste sensazioni, avrei voluto esordire prima con la prima squadra della Juve, ma è successo quando doveva succedere. Prendo la cosa seriamente, so che la cosa più importante è la continuità". Lucidità nonostante la giovane età per il francese, di origini ivoriane, ex Marsiglia: tre aspetti che portano subito al nome del suo idolo: "Drogba è l'idolo di tutto il Paese, è il giocatore ivoriano più forte di tutti i tempi, ho visto il suo documentario già più di 10 volte. Ha lavorato molto per arrivare dov'è arrivato, è esploso tardi, quindi ha dato prova di grande pazienza e perseveranza. E' arrivato ad essere uno degli attaccanti più forti della storia del calcio. Mi auguro di guadagnare minuti in prima squadra, di poter dimostrare il mio valore, e di crescere costantemente per farmi trovare pronto".

Akè: "Voglio spazio nella Juve"

Akè ha poi proseguito: "Può sembrare facile, ma è come se la tua testa fosse contemporaneamente in 2 posti diversi, quindi bisogna concentrarsi, bisogna farsi trovare pronti ogni giorno, e dare sempre il massimo, non importa in quale contesto. A Marsiglia c'è molto entusiasmo attorno alla squadra, e credo che questo mi sia servito quando sono arrivato qui. So come restare tranquillo quando scendo in campo, conosco i miei punti di forza, bisogna sapere cosa si è in grado di fare e cosa no, bisogna sapere quale è il contesto nel quale ci si può esprimere meglio, per non restare delusi. Penso ai miei impegni di giorno in giorno, la cosa più importante per me è crescere, conosco le mie qualità". Insomma, la Juve ha un talento in casa da far crescere e lui sembra proprio non aver paura.

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