Juve, Vlahovic e quell'esultanza eloquente per un fallo nel finale

La maturità di capire cosa fare in quella situazione, l’esultanza per un gesto tecnico non spettacolare, ma utile, la grinta dimostrata parlano quasi più dei due gol
Juve, Vlahovic e quell'esultanza eloquente per un fallo nel finale

Manca un minuto alla fine, la Juventus sta soffrendo e fatica a uscire dalla pressione altissima dell’Empoli. Quando finalmente ci riesce, la palla viene scaricata su Vlahovic che si defila sulla destra, giocando sulla linea del fallo laterale. Lo aggrediscono in tre e lui difende con il corpo il pallone nella chiara ricerca di un fallo da parte degli avversari. Uno dei tre empolesi lo stende, lui cade e da terra esulta con i pugni chiusi, manco fosse un gol. Ma in fondo è come se fosse un gol, perché con quella giocata spegne la partita. La maturità di capire cosa fare in quella situazione, l’esultanza per un gesto tecnico non spettacolare, ma utile, la grinta dimostrata parlano quasi più dei due gol sullo spessore calcistico di Vlahovic.

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