Juve-Dybala, riparte il braccio di ferro sul rinnovo

Dopo i pubblici botta e risposta tra società e calciatore i tempi sono maturi per scoprire le carte
Dybala© www.imagephotoagency.it

TORINO - Mentre Matthijs De Ligt prenota il futuro: vuoi perché un contratto a lungo termine già ce l’ha, vuoi perché ha deciso di rispettarlo... C’è chi invece il futuro deve ancora definirlo. La società tutta questa fretta di far firmare rinnovi non ce l’aveva e strategicamente ha ritenuto di far rosolare a fuoco lento i diretti interessati. Che sono cinque: Paulo Dybala, Juan Cuadrado, Mattia De Sciglio, Federico Bernardeschi e Mattia Perin. La strategia dell’attesa è dovuta a due aspetti sostanziali. Innanzitutto la Juventus aveva bisogno di fare alcune valutazioni tecniche, di rendimento, di programmazione legate ai singoli. Prestazioni, condizioni fisiche, intesa con i nuovi acquisti. In secondo luogo, voleva porre l’accento sul concetto che certe cifre non le si spende più per gli ingaggi. E vien da sé che il modo migliore per far passare il concetto è quello di non dimostrare spasmodico interesse.

Il caso Dybala

Addirittura, nel caso specifico di Paulo Dybala, la Juventus ha intrapreso un pubblico botte (tante, verbali ovviamente) e risposta (una: il famoso sguardo verso la tribuna) all’insegna del “dimostrare l’attaccamento alla maglia”, capire che alla Juventus il 10 è un numero pesante, far vedere tutto il proprio valore... Ultima riflessione sul tema, da parte dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene: «I contratti si fanno in due, ci può essere ottimismo da una parte e pessimismo dall’altra e viceversa. I rinnovi comportano una trattativa e, ogni parte che vi partecipa, si pone un obiettivo». I tempi sono maturi per scoprire le carte. Via agli incontri, da qui a metà marzo al massimo le varie situazioni dovrebbero giungere a soluzione. O risoluzione.

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