Jorginho e Emerson, azzurro Juve

Il caos Chelsea riapre scenari bianconeri per i due campioni d'Europa. Scadenza 2023 per il centrocampista: può partire. Il terzino torna dal Lione e andrà via
Jorginho e Emerson, azzurro Juve© Getty

La questione Chelsea irrompe nel mercato. Le misure prese dal governo inglese nei confronti di Roman Abramovich e del ricco mondo degli oligarchi russi, come reazione all’aggressione militare di Mosca a danno dell’Ucraina, minano alle basi quella che è sempre stata sinonimo di società potente. Il blocco a ogni livello delle operazioni che possono procurare introiti, la fuga degli sponsor, la rigidità (apparente) di Londra stanno scombussolando il Chelsea. (...)

La Juventus, per l’appunto, guarda con interesse al Chelsea. Vero che che i londinesi, oggi, non possono effettuare operazioni in uscita. Ma è altrettanto vero che la situazione cambierà in caso di cessione del club, senza dimenticare che si potrebbero ipotizzare eventuali concessioni se la società avesse bisogno di liquidità per la gestione corrente. Due sono i reparti cui Federico Cherubini deve porre mano: il centrocampo e la corsia sinistra della difesa. Con due candidati sopra tutti. Il primo è Jorginho, vecchio pallino dai tempi della gestione di Maurizio Sarri, di cui il centrocampista italo-brasiliano era fedelissimo. L’azzurro campione d’Europa ha un contratto fino al 2023, una valutazione di mercato intorno ai 45 milioni e uno stipendio da 6.8 milioni annui. Sui soldi la Juventus può lavorare: sulla quotazione del giocatore si naviga a vista, visto che l’operazione dipende dai via libera di cui abbiamo parlato prima; sull’ingaggio si può applicare il Decreto Crescita, che permette di tassare lo stipendio al 50%. Jorginho è il giocatore che completerebbe al meglio il reparto: esperienza, regia, duttilità.

Il candidato per la corsia mancina non è mai uscito dai radar bianconeri. Parliamo di Emerson Palmieri, un altro italo-brasiliano, un altro campione d’Europa. Non è più al Chelsea, ma è del Chelsea: a Londra non aveva spazio con Tuchel, ha scelto la strada del prestito a Lione, dove si sta rigenerando. Un po’ come era successo a Mattia De Sciglio.

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