Dusan Vlahovic, il riposo del guerriero

L’attaccante serbo della Juve verso la panchina contro la Samp dopo otto partite da titolare. Davanti Morata-Kean
Vlahovic© Marco Canoniero

TORINO - Niente prova del nove per Dusan Vlahovic: Il centravanti bianconero sembra destinato a non giocare la nona partita da titolare su nove disputate dalla Juventus da quando è arrivato a Torino. Già alla vigilia del confronto con lo Spezia di domenica, Massimiliano Allegri aveva lasciato aperta la porta alla possibilità di far rifiatare il ventiduenne serbo, schierato poi invece dall’inizio per l’ottava volta in 29 giorni. Un ritmo a cui DV7 non era assolutamente abituato, né dal punto di vista fisico né da quello mentale. Profilo, quest’ultimo, sotto cui ha affrontato la pressione dell’esordio nella Juventus, dell’esordio in Champions League e del ritorno a Firenze, sotto i fischi dell’intero stadio. Oltre alla pressione, sottolineata anche ieri da Allegri, di «giocare ogni pallone sapendo che da quello può dipendere la vittoria o la sconfitta». Un carico, fisico e mentale, pesante anche per testa e muscoli programmati per essere sempre al massimo come quelli di Vlahovic.

Per evitare che quel carico possa provocare un guasto nella sua nuova macchina da gol a quattro giorni dalla sfida, a oggi, più importante della stagione, il ritorno degli ottavi di Champions di mercoledì contro il Villarreal, Allegri sembra aver deciso che è arrivata l’ora di concedere a DV7 un turno di riposo. Almeno parziale, perché ovviamente l’attaccante è tra i convocati e sarà regolarmente in panchina, carta pesantissima da calare sul tavolo di Marassi in caso di bisogno. O anche semplicemente per un warm up in vista della Champions.

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