Dubbio Juve, enigma al Cuadrado: l'ombra di Molina

Le frizioni sul rinnovo, i dubbi sul futuro e la pista che porta all'esterno dell'Udinese: riflessioni bianconere in corso
Cuadrado© Marco Canoniero

TORINO - La Juventus non è abituata a portare avanti telenovele di mercato e c’è da aspettarsi che la questione Juan Cuadrado non farà eccezione. Però l’enigma resta, perché il colombiano è potenzialmente il miglior esterno destro del campionato italiano. Eppure è reduce da una stagione sulle montagne russe, un po’ come tutta la squadra certo, però al di sotto delle possibilità di un elemento sul quale Massimiliano Allegri ha dimostrato di voler puntare. Specialmente al rientro dopo le lunghe trasferte transoceaniche con la Nazionale colombiana, il rendimento generale di Cuadrado calava, pesando sul giudizio e sull’efficacia delle prestazioni. Ma la questione va anche oltre le valutazioni tecniche.

Cuadrado social

Dopo le partenze a parametro zero di Dybala e Bernardeschi sulla base di una precisa scelta societaria, la Juventus ha cominciato la programmazione della prossima stagione impostando i rinnovi sulla base di riduzioni sensibili degli ingaggi (come quelli di De Sciglio e Perin). Il prolungamento del contratto di Cuadrado è scattato automaticamente per una stagione (nuova scadenza nel 2023) a stipendio pieno (5 milioni netti all’anno) e qualche giorno fa lo stesso laterale juventino si è preoccupato, sui social, di ribadire che se è scattato il rinnovo automatico e non c’è stata una ristrutturazione, è perché da parte della Juventus non c’è stata una proposta: «Io mi sento molto bene alla Juventus, non ho rifiutato nessuna proposta, perché non c’è mai stata trattativa. Ho grande rispetto per il mio club e per i miei compagni» le parole del colombiano.

Gli scenari

In realtà lo stallo sul rinnovo tiene aperto ogni scenario, anche la possibile separazione con Cuadrado: nell’ottica di una valutazione generale sui programmi del club, il laterale destro può rientrare nell’elenco dei giocatori sacrificabili sull’altare delle esigenze economiche, per asciugare il monte ingaggi, sulla falsariga di elementi come Alex Sandro e Rabiot, funzionali dal punto di vista tecnico ma dagli stipendi pesanti. Gli estimatori di Cuadrado non mancano: in Italia l’Inter di Marotta è sempre attenta, così come la Roma. Per non parlare delle possibilità estere. La riflessione è semmai un’altra e conduce a un bivio: puntare su un giocatore importante, ma di 34 anni e dallo stipendio da top, oppure cederlo e puntare su un rinforzo di prospettiva. Con questa chiave di lettura è da interpretare la trattativa per Molina dell’Udinese, un esterno che ha ben impressionato lo staff tecnico e societario bianconero nell’ultima stagione. Ma per arrivare all’argentino bisogna liberare un posto, dunque finora la Juventus è rimasta ferma alla fase delle valutazioni in attesa di affondare il colpo, ma solo qualora si dovesse creare l’incastro giusto. Anche perché le richieste dell’Udinese finora sono state molto alte: 30 milioni senza contropartite tecniche. E con la concorrenza dell’Atletico Madrid.

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