TORINO - Due sessioni di mercato, da gennaio 2022 ad agosto 2022. Otto mesi e otto rinforzi. E sarebbero nove contando Denis Zakaria, sbarcato a Torino in inverno e ieri notte trasferitosi al Chelsea prima del gong. Altro che ritocchi, quella della Juventus è stata una rivoluzione. Il ds Federico Cherubini, il vice presidente Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene hanno viaggiato alla media di un colpo al mese. Senza contare l’esplosione di Fabio Miretti, promosso dalla seconda squadra (in Serie C) alla prima. Da Dusan Vlahovic, pezzo pregiato dell’inverno, a Leandro Paredes, ultimo dei sei rinforzi estivi. Il regista argentino è arrivato mercoledì, al penultimo giorno di mercato, e ieri ha svolto il primo allenamento alla Continassa: «Sono felice di essere alla Juventus, insieme a questo gruppo, in questo club - ha detto l’ex Psg al canale della società -. Ho scelto il numero 32 perché mi ha dato tanto al Boca Juniors, alla Roma e all’Empoli. Volevo essere qui da tanto, sono felice. Come avevo detto agli amici e alla mia famiglia: Juve o niente. È la squadra dei miei sogni. Ho avuto per tanti anni la possibilità di venire qui, questa volta non volevo farmela sfuggire. E poi c’è Di Maria, con cui ho un rapporto speciale da anni. Vogliamo continuare a vincere insieme».
Juve, da 0 a 70
Tiri mancini per Allegri
Ma la trasformazione della Juventus 2.0 di Massimiliano Allegri non finisce qui. Chiuso un mercato, se ne apre un altro. Nel 2023 - da gennaio a giugno - probabilmente non assisteremo a un restyling del genere. Ma sicuramente gli innesti non mancheranno. Cherubini nel 2023 guarderà soprattutto a sinistra: le priorità sono un centrale difensivo di piede mancino (Bonucci, Bremer, Gatti e Rugani sono tutti destri) e un terzino per sostituire Alex Sandro, che a fine stagione sarà svincolato e saluterà la Juventus dopo 8 stagioni. Nel primo caso attenzione a Gabriel (Arsenal) e Igor (Fiorentina), da mesi ai primi posti delle liste bianconere. E anche a Evan Ndicka (23enne a scadenza con l’Eintracht Francoforte), centrale e all’occorrenza anche laterale sinistro. A destra, invece, dipenderà dalle decisioni di Di Maria e Juan Cuadrado (entrambi a scadenza). E anche dal rinnovo o meno di Nicolò Zaniolo con la Roma: l’azzurro resta nei radar.