Juventus-Salernitana: ecco perché l'errore sul gol di Milik è grave e pericoloso

Il precedente di una decisione del Var che non tiene conto di tutte le immagini sbriciola la credibilità dello strumento agli occhi dei tifosi. Non solo quelli della Juventus
Juventus-Salernitana: ecco perché l'errore sul gol di Milik è grave e pericoloso© Getty Images

TORINO - Attenzione, quello che è capitato ieri sera all'Allianz Stadium è molto pericoloso per la Serie A e per la classe arbitrale. Perché il tipo di errore commesso nell'annullare il gol di Milik all'ultimo minuto di Juventus-Salernitana rappresenta due specificità: si tratta di un errore oggettivo, si tratta di un errore che nasce da un utilizzo parziale e superficiale del Var. In aggiunta si tratta di un errore che condizione in modo inequivocabile il risultato della partita, perché convalidando il gol non ci sarebbe stata la possibilità, per la Salernitana, di pareggiare, ma questo è un altro discorso.

Le domande senza risposta

I primi due punti sono fondamentali, perché minano la credibilità del sistema in modo estremamente pericoloso. Risuonano le domande: perché gli arbitri (Marcenaro in campo e Banti al Var, più gli altri elementi) si sono persi Candreva? Perché il Var non ha avuto tutte le immagini? O se le avute perché non le ha analizzate in modo più accurato? Qualsiasi risposta si dia a queste domande si va a incrinare l'idea che il Var possa evitare errori. Intanto perché in questo caso, addirittura, lo induce, l'errore. Ma soprattutto perché non è pensabile che una decisione delicata come la convalida di un gol venga fatta su documentazione parziale, "scordandosi" di un elemento determinante come quello della posizione di Candreva. Sotto un profilo strettamente giuridico si tratta di una catastrofe, sotto quello calcistico vale l'incredulo commento di Paolo Di Canio su Sky: «Non si possono perdere un giocatore».

Errore oggettivo

Ora, il problema è proprio la credibilità del sistema. Tutte le domeniche ci sono polemiche, tutte le partite vengono contornate da critiche, più o meno giustificate, sulle decisione dell'arbitro. Nel 99% dei casi si tratta di interpretazioni del regolamento e di errori che finiscono nel faldone degli errori soggettivi ("Per me il contatto era violento, per te non lo era", tanto per intendersi). Qui c'è un criterio oggettivo, perché Candreva teneva in gioco Bonucci. E qui, soprattutto, c'è un problema, tecnologico o umano che sia, che ha impedito all'arbitro di prendere la decisione giusta davanti al monitor.

Immagini si o no?

Se partiamo dal presupposto che il Var non abbia tutte le immagini per dirimere le questioni o che gli addetti si scordino di analizzarne una determinante, allora la fiducia nel Var come garanzia viene definitivamente sbriciolata dopo che un suo utilizzo abbastanza cervellotico e, soprattutto, in modo sempre disomogeneo ne aveva già crepato la facciata.

Ci si può fidare?

I vertici della Figc, della Lega e dell'Aia non devono essere spaventati dalla furia dei tifosi juventini che oggi sono inferociti per i due punti scippati dalla sciagurata distrazione di Banti e Marcenaro, ma delle conseguenze. Ci si può fidare del Var se combina disastri come quello di ieri sera?

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