Juve, prima era importante adesso è decisiva: per i punti e non solo

Juve, prima era importante adesso è decisiva: per i punti e non solo© ANSA

Per evitare malumori, per dribblare crisette e fantasmi, per spegnere sul nascere le fiamme della critica, per vivere semplicemente con più serenità in giorni tumultuosi. Se ne possono trovare tanti di motivi per definire fondamentale, per non dire necessaria, la vittoria della Juventus stasera in Champions, anche soltanto, pragmatismo alla mano, per una ragione di classifica. Altrimenti la corsa ai primi due posti necessari a centrare l’obiettivo degli ottavi di finale si trasformerebbe in rincorsa, tutta in salita. La questione è anche di clima: le nuvole si sono addensate e ci si è messo di mezzo anche il Var, a cancellare una rimonta, quella di domenica sulla Salernitana, che avrebbe dato ben altra spinta ai ragazzi di Massimiliano Allegri. Il quale dice, significativamente, che quella di stasera con il Benfica è una partita «non decisiva, ma molto importante».



Ah, be’: importante lo è di sicuro, ma adesso è anche e soprattutto decisiva, proprio per il momento che sta attraversando la Juventus. Anzi, è la prima di una serie di gare determinanti per i bianconeri e per il suo allenatore: non che ci siano spifferi o strani segnali, ma la Juventus deve ritrovare certezze, convinzione e fiducia, tre aspetti che latitano in questo inizio di una nuova stagione che deve essere di rinascita dopo l’annata scorsa da “zero tituli” per dirla alla Mourinho. Come in ogni squadra che si rispetti, le responsabilità vanno condivise, ma si sa che poi sulla graticola a finirci è l’allenatore, a volte troppo in fretta. Tra infortuni ed episodi Allegri mai ha cercato alibi e di questo gli va dato atto: chiede ai suoi ragazzi equilibrio, non frenesia. E ha bisogno dei colpi da biliardo dei suoi campioni: Vlahovic deve ritrovare la strada del gol che non imbocca dal 31 agosto; al suo fianco Milik potrà innescare tutta la rabbia per la rete cancellata ingiustamente dal Var. E l’asso dalla manica del Conte Max è Di Maria, di nuovo a disposizione al momento giusto - in un incrocio chiave di Champions - e nel posto giusto, lo Stadium.

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