Chiellini: «Juventus in crisi? Difficile da capire. Sarà più squadra dopo il Qatar»

L'ex bianconero interviane da Los Angeles al Festival dello Sport di Trento. «Il rammarico più grande? Non aver qualificato l'Italia al Mondiale. E non aver giocato la finale Champions di Berlino»
Chiellini: «Juventus in crisi? Difficile da capire. Sarà più squadra dopo il Qatar»© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Direttamente da Los Angeles, dive vive e gioca, Giorgio Chiellini è intervenuto al Festival dello Sport di Trento. L'ex capitano, ha ovviamente parlato della Juventus. E non solo. «Le tappe più belle della mia carriera sono state la Juventus e l'Italia. Purtroppo, a proposito di Nazionale, faccio ancora fatica ad accettare che per la seconda volta di fila siamo fuori dal Mondiale. Il rammarico è fortissimo, mi spiace tanto per i bambini che non possono vedere gli azzurri in una competizione così prestigiosa. Sono eventi che legano generazioni e segnano le storie sportive dei ragazzi». Già, dopo la Russia non ci vedrà in campo nemmeno il Qatar, nella prima Coppa del Mondo invernale.

CRISI BIANCONERA Giorgio parla ovviamente della Vecchia Signora finita in una crisi profonda: «Non è facile capire la Juventus di oggi. La seguo da tifoso, e mi dispiace. Ci vuole pazienza, si sono concatenate situazioni particolari. Mi auguro che dopo la sosta la squadra possa tornare a fare bene. Il campionato sarà strano, c’è il appunto il Qatar in mezzo. Sono convinto che sarà più squadra proprio dopo il Mondiale. Anche perché non c’è al momento non c'è una rivale che possa ammazzare il campionato. Non so se la Juve può vincere lo scudetto: in fondo sono passate 7 giornate e non 70. Magari più avanti gli avversari faranno meno bene e la Juve uscirà alla distanza. Giocare la Champions League ogni settimana è massacrante, sicuramente incide. Occhio poi alla variabile Mondiale, bisogna capire come arrivano fisicamente a gennaio i giocatori impegnati con le varie nazionali». Tante vittorie, per lui, in bianconero. «Il rimpianto più grande è non aver giocato la finale di Champions League a Berlino per infortunio. Un rammarico anche perché per ciò che avevo fatto nella stagione meritavo di giocarla. La gioia più grande è stato il primo scudetto, perché arrivato in maniera inaspettata. La vittoria di Trieste me la ricorderò per sempre».

GIORGIO USA Ancora il difensore sulla nuova avventura: «A Los Angeles la vita procede bene, con entusiasmo: è un bel percorso di vita. I viaggi sono molto lunghi, questo è un grande cambiamento. Le pressioni invece sono minori. Mi sto godendo tanto la famiglia e sono felice. Buffon ha parlato di sensazione di libertà pur continuando a giocare. È successo anche a me nella parte finale della mia carriera sia con la Juventus sia con la nazionale. Mi sono goduto ogni attimo, ogni allenamento, ogni ritiro. Perché sapevo che non sarebbe durato tutto in eterno. Qui con il Los Angeles ancora di più. Mi diverto, ci sono dei giovani e dei compagni più grandi. Sto scoprendo novità di cui avevo bisogno, per me e per la mia famiglia».

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