Juve, Allegri-Conte: rieccoli!

Al momento il cambio con Max a fine stagione è da escludere, ma gli scenari restano fluidi
Juve, Allegri-Conte: rieccoli!

TORINO - Se nei pensieri di Antonio Conte c’è una squadra che non sia il Tottenham, è l’Arsenal. E non perché pensi alla panchina dei Gunners, dove Mikel Arteta è saldo come le mura della Torre di Londra, ma perché domani lo sfiderà nel derby che potrebbe cambiare la vetta della Premier League, dove l’Arsenal con 18 punti ne ha uno di vantaggio sugli Spurs e sul Manchester City. 

Le voci relative all’ipotesi di un suo ritorno alla Juventus nella prossima stagione, alimentate da un lato dalla crisi della squadra bianconera, dall’altro dal fatto che il suo contratto con il Tottenham scadrà il 30 giugno, sono però giunte comunque fino alla capitale inglese. Voci spazzate via dallo stesso Conte: «Ritengo che siano irrispettose sia per me che per Allegri. Abbiamo appena iniziato la stagione, ho parlato molte volte di questa cosa e ho sempre detto che sono felice di essere qui. Mi piace lavorare per questo club, ho un ottimo rapporto sia con il presidente Levy che con il ds Paratici, abbiamo tutta la stagione per trovare la soluzione migliore per il club e per me». Questo per il presente. Presente in cui peraltro, se l’unica squadra che Conte ha in testa oltre al Tottenham è l’Arsenal, Massimiliano Allegri è l’unico allenatore nella testa dei dirigenti della Juventus. E per quanto riguarda il futuro? Semplicemente troppo lontano per fare ipotesi che abbiano un minimo di concretezza. Allegri e la Juventus potrebbero risollevarsi e volare, come nella seconda stagione della prima era bianconera del tecnico livornese, e il progetto andrebbe avanti più saldo che mai. Oppure crollare, tanto da spingere la dirigenza a cambiare allenatore a metà stagione affidandosi a un altro grande tecnico, che però chiederebbe almeno un anno e mezzo di contratto, escludendo comunque l’ipotesi Conte.

Il futuro di Allegri e Conte

Ma se, si chiede la fetta di tifosi juventini nostalgica del tecnico leccese,la Juventus decidesse di separarsi da Allegri a fine stagione, il ritorno di Conte potrebbe diventare realtà? Per quanto banale, la risposta più sensata è un “Chissà”. Intanto Conte potrebbe rinnovare con il Tottenham, da cui percepisce circa 17 milioni per questa stagione, o accordarsi con un’altra big straniera. E scavando dal lato bianconero di quel “Chissà” si trova qualche ostacolo. Conte non si è lasciato bene dalla Juventus e se c’è una fetta di tifosi che non ha mai smesso di sognare il suo ritorno, ce n’è una che avrebbe voluto togliere la stella a lui dedicata all’esterno dello Stadium. A quella richiesta Andrea Agnelli si è opposto, ma non è certo tra i nostalgici di Conte. Più ancora della lite tra tribuna e campo durante la semifinale di Coppa Italia di due stagioni fa, pesano l’addio dopo un giorno di ritiro del luglio 2014 e soprattutto le parole di due mesi prima durante la festa Scudetto. Quel «Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100», con cui Conte aveva parlato delle ambizioni europee della Juventus, eliminata ai gironi di Champions da Real Madrid e Galatasaray e poi dal Benfica in semifinale di Europa League, non è mai andato giù al presidente. Tanto più che nella stagione successiva Allegri aveva condotto una squadra rinforzata solo da Evra e da un giovanissimo Morata a giocarsi la finale di Champions (oltre che alla doppietta Scudetto-Coppa Italia). Ruggine eliminabile da qui a giugno? Da qui a giugno può succedere tutto. E torniamo alla banale quanto sensata risposta di prima: “Chissà”. 

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