Il segreto della nuova Juve è il senso del gruppo: "Aiutiamoci e crediamoci"

La squadra di Allegri prima del derby: tutti in cerchio a centrocampo e poi l'urlo al cielo

TORINO - La Juventus torna a fare la Juve grazie alla forza del gruppo. Del resto il presidente Andrea Agnelli dopo la debacle clamorosa in Israele ad Haifa lo aveva detto «Se ne uscirà solo in un modo: tutti insieme». Detto, fatto. La squadra di Allegri si mostra con una faccia che sinora non aveva ancora messo fuori dalla Continassa. Giocatori che si aiutano l'uno con l’altro, che si danno una mano. Sin da pochi secondi prima del match quando gli undici si riuniscono vicini vicini per un cerchio magico in cui ci si sprona urlando: «Aiutiamoci e crediamoci». ?Il messaggio forte e chiaro che emerge grazie alla vittoria del derby è proprio la spina dorsale bianconera che torna dritta e forte. Del resto, perdere la sfida contro il Torino (è successo una volta sola nelle ultime 36 stracittadine della Mole) avrebbe significato sprofondare nel baratro. Dopo aver toccato il fondo, si sa, non si può andare più giù e succede che ti puoi dare la spinta per risalire. Il tragitto non è breve, però è importante aver dato una svolta, che se dovesse registrare anche il filone della continuità con la vittoria nella partita di venerdì sera all’Allianz Stadium contro l’Empoli, potrebbe risultare la giusta rincorsa per le ultime partite che restano sino all’ultima sfida di metà novembre prima dello stop per il Mondiale in Qatar.

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