Juve, le pagelle derby: Danilo cuore e testa, Alex Sandro risorge

I giudizi dei bianconeri: Locatelli sta tornando, McKennie più utile che bello. Cuadrado delude

SZCZESNY 6.5

Suo il primo intervento dell’incontro: al 14’ trattiene a terra una conclusione di Miranchuk. Viene poi spaventato da Lukic (23’) e Radonjic (32’), ma entrambi i tiri dei serbi terminano fuori. Ripresa complicata dall’intervento di Danilo su Lazaro (14’ st) con deviazione in angolo. Un minuto prima la parata a terra su Vlasic rientra nell’ordinaria amministrazione.

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DANILO 7

Prova di alto livello nelle due fasi. In difesa è un muro pressoché invalicabile, e quando si spinge nell’altrui area trova l’assist aereo che manda in gol Vlahovic.

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BREMER 6

Prima da ex col Toro: pur non entusiasmando ha gioco facile con Vlasic che si trucca da attaccante centrale, ma che non è. Esce per un problema al flessore della coscia sinistra. Bonucci (7’ st) 6 La sua esperienza è utile alla Juve, quando i granata tentano la reazione dopo la rete di Vlahovic: in verità la pressione avversaria non è veemente, ma lui è sempre al posto giusto.

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ALEX SANDRO 7

A inizio ripresa stoppa Aina lanciato verso Szczesny. Lettura importante all’interno di una partita giocata ad alto livello dal primo all’ultimo minuto. Alcune progressioni palla al piede restituiscono l’idea che il brasiliano sia in ottime condizioni fisiche.

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CUADRADO 5

Il peggiore tra i bianconeri: errori tecnici a ripetizione cui si aggiungono le difficoltà sull’avversario diretto. Al 19’ si accascia a terra per un problema al ginocchio destro che non gli impedisce due minuti più tardi di riprendere il posto sulla fascia destra bianconera. Ha il merito di battere il corner che porta allo 0-1.

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MCKENNIE 6

Non brilla come una stella, ma resta comunque un faro per i compagni: quando c’è bisogno di dettare un passaggio o di spendersi per un raddoppio, il texano non si tira indietro. Più utile che bello, e nel contesto di un derby vinto va bene così.

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LOCATELLI 6.5

Il più intraprendente tra i centrocampisti bianconeri: scende a prendere palla, si propone al tiro e si rende prezioso in interdizione. Al 5’ della ripresa trova una difficile coordinazione per calciare da fuori area: il pallone schizza a terra e viene messo in angolo da Milinkovic con un volo a fil di palo.

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RABIOT 6

Discorso simile a quello per McKennie: si dedica a un lavoro oscuro ma funzionale al gioco di squadra. Sbaglia qualcosa di troppo, ma ha il carattere per restare sempre in partita ringhiando sui mediani granata. Al 34’ fa parte del trio che impegna Milinkovic: prima ci prova Vlahovic, poi tocca a Locatelli, quindi la terza fiondata, respinta con difficoltà dal serbo, è sua.

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KOSTIC 6

Primo tempo in ombra, ripresa con qualche sgroppata interessante chiusa con l’assist (per Kean) o necessaria ai bianconeri per guadagnare metri e allentare la pressione del Torino.

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VLAHOVIC 7

Piazza la zampata del campione a poco più di un quarto d’ora dalla fine: raccoglie la sponda di Danilo, sbuca alle spalle dei difensori granata e fulmina Milinkovic. In precedenza dà vita a un confronto con Schuurs, altro marcantonio di centonovanta centimetri: sfida aerea con tante scintille e vittorie dall’una e dall’altra parte. Prima di risolvere la gara spreca una ghiotta chance (34’ pt): solo davanti a Milinkovic, esalta le doti del portiere granata con un tiro centrale che manca della necessaria cattiveria. Paredes (45’ st) ng.

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KEAN 5

Clamoroso il gol che si divora al 17’ della ripresa: Kostic scende sulla sinistra e centra per l’azzurro che, davanti a Milinkovic, non ruota la caviglia e indirizza fuori. Al 23’ si fa anticipare da Lukic ancora a pochi metri dal numero 32 granata. Milik (28’ st) 6 Spaventa più il nome che il contributo, ma entra e la Juve segna.

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ALL. ALLEGRI 6.5

Inizia con la difesa a 3, poi da metà primo tempo passa a 4. Una lettura che premia la Juve: dopo una convincente mezz’ora iniziale i granata faticano da matti a creare pericoli. Sorpassa temporaneamente l’Inter, oggi impegnata in casa contro la Salernitana.

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SZCZESNY 6.5

Suo il primo intervento dell’incontro: al 14’ trattiene a terra una conclusione di Miranchuk. Viene poi spaventato da Lukic (23’) e Radonjic (32’), ma entrambi i tiri dei serbi terminano fuori. Ripresa complicata dall’intervento di Danilo su Lazaro (14’ st) con deviazione in angolo. Un minuto prima la parata a terra su Vlasic rientra nell’ordinaria amministrazione.

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