TORINO - Buone notizie in casa Juventus: il recupero di Federico Chiesa è a buon punto. Ultimi test in vista, per l’esterno offensivo bianconero reduce dall’intervento (gennaio) al crociato anteriore di un ginocchio, e probabile convocazione per Juventus-Empoli, in programma venerdì allo Stadium. Pure Paul Pogba vede la fine del tunnel: spera di essere tra i convocati della sfida di Champions in agenda mercoledì 25 contro il Benfica. Si tratta chiaramente di due elementi in grado di far svoltare una stagione.
Massimiliano Allegri, però, confida di poter contare anche su un altro «colpo», un altro «nuovo acquisto» in grado di contribuire a fare svoltare la stagione bianconera: Leandro Paredes. Il regista prelevato dal Psg al termine della sessione estiva del mercato, è stato individuato quale uomo in grado di guidare il centrocampo e, di fatto, la Juventus tutta. E’ dall’addio di Miralem Pjanic, infatti, che la Juventus paga dazio in questo senso. Arthur si è rivelato infatti un acquisto sbagliato tecnicamente, oltre che economicamente. E Locatelli ha confermato (ma non ci voleva uno scienziato del calcio per capirlo…) di essere un ottimo giocatore, ma non esattamente il top per assumere compiti di regia. Del resto, non per nulla s’è scelto di puntare su Paredes.
L’argentino non ha tuttavia ancora ingranato. Finora ha messo insieme solo 638 minuti di gioco, in 10 presenze, di cui solo 7 da titolare (e in 3 occasioni è stato sostituito). Ha alternato alcune discrete prestazioni ad altre disastrose, tra cui quella della partita contro il Maccabi ad Haifa (sostituito per disperazione nell’intervallo). Lo sfogo di Allegri nella intervista/chiacchierata con il giornalista Mario Sconcerti: «Quella era la zona di Paredes, toccava a lui. Paredes non gioca praticamente da sei mesi, questo conta. Dobbiamo aspettarlo ed è già una fortuna che ci sia».
Buona parte dei problemi della Juventus nascono proprio dalla difficoltà nell’imbastire l’azione. Ecco perché Allegri spera di poter contare quanto prima su un Paredes in forma ottimale. In grado di fare reparto con Pogba e innescare le giocate di Chiesa (oltre che Di Maria).