Juventus, prima l’Empoli e poi…: cosa serve per ripetere l’impresa del 2015/16

Soltanto con una lunga striscia positiva si possono ridurre le distanze: per credere almeno al 4° posto
Juventus, prima l’Empoli e poi…: cosa serve per ripetere l’impresa del 2015/16© Marco Canoniero

Battere domani sera l’Empoli per centrare due vittorie di fila in campionato: sembra paradossale associare questo ragionamento alla Juventus, ma questa è la situazione della squadra nella stagione. Finora Bonucci e compagni non sono riusciti a portare a casa due successi consecutivi in Serie A: all’esordio vincente contro il Sassuolo sono seguiti i pari contro Sampdoria e Roma, dopo la vittoria contro lo Spezia, altri due pareggi contro la Fiorentina e Salernitana fino alla sconfitta di Monza, la successiva vittoria contro il Bologna, il ko di San Siro contro il Milan e i tre punti conquistati in casa del Torino, unico successo in trasferta dei bianconeri.
La Juventus sulle montagne russe, senza continuità e con una classifica penalizzante, ma in linea con quello che la squadra ha espresso finora in campo (unico rammarico, i due punti lasciati con la Salernitana per il gol regolarissimo annullato a Milik dal Var): ottavo posto a quota 16 punti, a dieci lunghezze di distanza dalla capolista Napoli e a sei dalla quarta posizione, quella che garantisce l’accesso alla prossima Champions League, occupata dalla Roma.

Il filotto

A dire la verità, più che la seconda vittoria di fila, la Juventus ne dovrebbe centrare sei consecutive, ovvero, tutte le gare in programma da domani sera contro l’Empoli fino al 13 novembre contro la Lazio, ultima sfida prima dello stop del campionato per il Mondiale in Qatar. Soltanto così potrebbe davvero recuperare terreno: una striscia positiva (iniziata dal derby vinto contro il Torino) contro Empoli, Lecce, Inter, Verona e Lazio permetterebbe alla squadra di Massimiliano Allegri - visti anche gli scontri diretti con Inter e Lazio che precedono i bianconeri in classifica - di avvicinarsi alla vetta. Del resto la Juventus di Allegri ha già abituato i tifosi a rimonte spettacolari, anche se con altri interpreti: il ricordo va alla stagione 2015-16 quando a Buffon e compagni riuscì un filotto di 15 vittorie consecutive (seconda migliore stiscia nella storia della Serie A), che portò la Juventus dall’11° posto, a -11 punti dalla vetta, alla testa della classifica dopo la vittoria contro il Napoli alla 25ª giornata e poi alla conquista del quinto scudetto consecutivo.

L'obbligo

Ripetere quell’impresa può essere nelle corde anche di questa squadra se lo spirito di gruppo e la compattezza emersi nel derby verranno riproposti e si cementeranno. Intanto, l’ultimo successo contro il Torino ha permesso alla Juventus di avvicinare di un punto (da -7 a -6) la zona Champions: arrivare tra i primi quattro posti in classifica non è un auspicio della società, ma resta un obbligo per i giocatori.
Non soltanto per il blasone del club, ma anche e soprattutto per un mero discorso economico: non accedere alla prossima Champions League, con l’Uefa sempre munifica verso i partecipanti, significherebbe mancati guadagni per circa 70 milioni (e con il bilancio 2021-22 che segna perdite per 254 milioni sarebbe una vera doccia fredda non poter contare su quei ricavi). Con una serie di reazioni a catena, che vanno dalla svalutazione della rosa, che perderebbe circa il 10-15 per cento del suo valore, quantificabile in -90 milioni, al danno di immagine, che inciderebbe sulle sponsorizzazioni e sullo stesso valore del brand.
Non ultimo, essere a metà novembre già fuori dalla lotta scudetto o da quella per il quarto posto inciderebbe anche sulla prossima campagna acquisti di gennaio. Altro che l’obiettivo di rinforzare la fasce e il reparto difensivo, dove la Juventus è al lavoro da tempo su piste straniere e su profili più rodati a livello internazionale: nessuna trattativa andrebbe in porto, tanto più se la Juventus dovesse essere fuori anche dagli ottavi di Champions e accedere all’Europa League, tutto sarebbe rimandato (e rivoluzionato) a giugno.
Per evitare una stagione disastrosa e alzare bandiera bianca ben prima di Natale occorre dunque agire subito, nella striscia di cinque partite di campionato prima della lunga sosta, a cominciare dunque da domani sera contro l’Empoli: i giocatori hanno assicurato che loro ci crederanno fino alla fine, portare a casa altri tre punti sarebbe un segnale di continuità, di ritrovata consapevolezza dei propri mezzi e di fiducia.

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