Juventus, Allegri: "Dobbiamo portare a Lecce la rabbia per la Champions"

L'allenatore bianconero in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani al Via del Mare: "Pogba e Chiesa? Forse potrebbero tornare con il Verona, ma è difficile"
Juventus, Allegri: "Dobbiamo portare a Lecce la rabbia per la Champions"

TORINO - Dopo il ko in Champions League sul campo del Benfica la Juventus di Massimiliano Allegri si prepara per il ritorno in campionato in casa del Lecce, dove è alla ricerca della terza vittoria consecutiva in Serie A dopo quelle con Torino ed Empoli. Così l'allenatore dei bianconeri ha presentato la sfida nella conferenza stampa della vigilia: "Vlahovic non ha recuperato per questo dolore all'adduttore-pube. Locatelli non è a disposizione per motivi personali. Abbiamo giocatori a sufficienza per giocare una partita importante come quella di domani, contro una squadra ben organizzata, con giocatori di alta velocità in attacco. Giocare lì non è semplice, bisognare avere una reazione dopo l'eliminazione della Champions. E questa rabbia dobbiamo portarcela dietro non solo domani ma per tutto il campionato. Dobbiamo sfruttare questo momento per trasformarlo in un'opportunità per crescere".

Juventus, Allegri: focus sul Lecce

Allegri ha poi proseguito: "Siamo un po' in ritardo in campionato, ora abbiamo 5 partite importanti, 4 in Serie A e una di Champions. Poi verrà la sosta e lì sarà sicuramente un'altra cosa. Ora dobbiamo stare concentrati sulla partita di domani, dobbiamo correre quanto loro e stare al loro pari. E se serve bisogna fare anche una partita sporca. Pensare all'Europa League ora non serve a niente. Dobbiamo pensare al Lecce, una squadra che le partite le ha sempre tenute in bilico. Penso a quella con il Napoli, con l'Inter, con la Fiorentina. Una squadra che ha delle buone qualità, è ben organizzata e in contropiede diventano pericolosi. Lì bisogna stare molto attenti".

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La crescita dei giovani

Il tecnico rifiuta la parola fallimento: "Nella vita capitano anche queste cose qui. Non trovo la parola adatta di quello che è la Juventus adesso. Dobbiamo solo pensare a lavorare come stiamo facendo, con impegno e dedizione. Ci sono squadre che per 8 anni non hanno giocato in Champions. Può capitare. Ma non bisogna andare in frustrazione perché altrimenti non ne usciamo più. Indipendentemente dall'uscita dalla Champions quella di domani è una partita complicata". Sui giovani: "In tutte le cose negative c'è sempre un risvolto positivo. Miretti è in prima squadra ormai, Iling, Fagioli e Soulé stanno facendo bene. Non è però che bisogna stravolgere tutto. Può darsi che domani giocherà qualche giocatore giovane, con meno esperienza, ma magari più entusiasmo e incoscienza".

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I recuperi di Chiesa e Pogba

Sui convocati: "Per quanto riguarda le ultime assenze, per domani abbiamo 16 giocatori di movimento e 3 portieri. Bastano e avanzano. Siamo pronti per giocare questa partita. Chiesa e Pogba? Non sono convocati per domani ed è impossibile anche che lo siano mercoledì. Al 99% non ci saranno nemmeno contro l'Inter. Se ci saranno, ma è difficile, sarà per il Verona e l'ultima con la Lazio. Ma sarà molto difficile. La società ha rasserenato tutti con il comunicato. Noi dobbiamo dare risposte sul campo". E ancora: "Gli alibi non mi piacciono. In campionato abbiamo dei punti di ritardo, ma non dobbiamo attaccarci agli episodi, abbiamo tempo per recuperare. Dove abbiamo fatto male è in Champions. Quando si decidono le cose, sul momento la decisione è giusta. Poi dopo si pensa ai 'se'. Quelli che sono andati avanti con i 'se' sono tutti disperati in giro per il mondo".

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Sull'obiettivo Scudetto

Allegri non si sente accerchiato: "La Juventus è unica per questo, i momenti di difficoltà sono elevati all'ennesima potenza. Noi dobbiamo essere bravi a rovesciarla, ma non in una singola partita, nel lungo periodo. Ho un gruppo di ragazzi importanti e mi affido molto su questo. Domani vogliamo fare una bella prestazione, cercando di fare risultato". Per quanto riguarda l'obiettivo Scudetto: "Parlare di Scudetto ora penso che serva a ben poco. Dobbiamo rialzarci oggi, perché mercoledì è stata una batosta importante. Dobbiamo reagire e cercare la vittoria. Siamo indietro in classifica, le altre stanno viaggiando, il Napoli sta facendo cose straordinarie, il Milan è lo stesso, la Lazio, l'Inter e la Roma stanno facendo cose importanti. Noi al momento siamo dietro e dobbiamo provare a rubacchiare dei punti a chi sta davanti. Mancano 27 partite e domani è la prima delle 27".

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TORINO - Dopo il ko in Champions League sul campo del Benfica la Juventus di Massimiliano Allegri si prepara per il ritorno in campionato in casa del Lecce, dove è alla ricerca della terza vittoria consecutiva in Serie A dopo quelle con Torino ed Empoli. Così l'allenatore dei bianconeri ha presentato la sfida nella conferenza stampa della vigilia: "Vlahovic non ha recuperato per questo dolore all'adduttore-pube. Locatelli non è a disposizione per motivi personali. Abbiamo giocatori a sufficienza per giocare una partita importante come quella di domani, contro una squadra ben organizzata, con giocatori di alta velocità in attacco. Giocare lì non è semplice, bisognare avere una reazione dopo l'eliminazione della Champions. E questa rabbia dobbiamo portarcela dietro non solo domani ma per tutto il campionato. Dobbiamo sfruttare questo momento per trasformarlo in un'opportunità per crescere".

Juventus, Allegri: focus sul Lecce

Allegri ha poi proseguito: "Siamo un po' in ritardo in campionato, ora abbiamo 5 partite importanti, 4 in Serie A e una di Champions. Poi verrà la sosta e lì sarà sicuramente un'altra cosa. Ora dobbiamo stare concentrati sulla partita di domani, dobbiamo correre quanto loro e stare al loro pari. E se serve bisogna fare anche una partita sporca. Pensare all'Europa League ora non serve a niente. Dobbiamo pensare al Lecce, una squadra che le partite le ha sempre tenute in bilico. Penso a quella con il Napoli, con l'Inter, con la Fiorentina. Una squadra che ha delle buone qualità, è ben organizzata e in contropiede diventano pericolosi. Lì bisogna stare molto attenti".

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