Pogba al top con la Juventus. Quando? Parla l’esperto

L’opinione del professor Fabrizio Tencone, direttore del centro Isokinetic di Torino, sul centrocampista bianconero che salterà il Mondiale

TORINO - Il dubbio resta. Chissà quanto sarebbe stato diverso l’euro-cammino bianconero con un Pogba in più a disposizione. Ora, però, non resta che chiedersi quando, e come, il francese tornerà in campo. Siamo rimasti agli ultimi comunicati: «Paul Pogba, alla luce dei recenti accertamenti radiologici eseguiti al Jmedical e del consulto effettuato a Pittsburgh dal professor Volker Musahl per la valutazione del ginocchio, necessita di proseguire il suo programma riabilitativo».

Professor Fabrizio Tencone, direttore Isokinetic Torino ed ex medico e responsabile del settore medico bianconero, cosa può esser successo?

«In base a ciò che è stato comunicato, ecco cosa potrebbe essere successo. Dopo aver deciso di evitare l’operazione e di provare a recuperare senza l’intervento, Pogba ha comunque mantenuto un certo livello di infiammazione del ginocchio. Anche con tutte le attenzioni del caso, il ginocchio non era perfetto e questa condizione è durata fino alla decisione dell’intervento: un periodo di tempo che non fa diventare cronica una infiammazione, certo, ma che ne determina un livello persistente, seppur lieve. Poi Pogba evidentemente ha avuto di nuovo dolore ed è andato a stimolare ulteriormente menisco e articolazione, dunque è stato operato. E’ stato così tolto lo stimolo irritativo del menisco rotto su un ginocchio che però era ormai sofferente da un mese e mezzo. E’ verosimile che in queste settimane, dal momento dell’operazione ad oggi, il giocatore abbia... se non forzato, certamente non rallentato, e dunque può aver mantenuto un certo livello di infiammazione. Adesso avrà colto l’occasione per un ulteriore consulto da un professore esperto del ginocchio. Io non credo che ci siano problemi ai legamenti, non credo che debba essere rioperato. Pogba ha solo bisogno del tempo necessario per recuperare da quell’infiammazione che il menisco rotto gli aveva portato».

Dunque il fatto che sia andato fino in Usa non deve preoccupare?

«Tenderei a non farne un caso. Sono andati dal professor Volker Musah che è consulente di fiducia della scuderia Raiola. Faceva parte del gruppo di chirurghi ortopedici allora diretti dal professor Freddie Fu, purtroppo deceduto, che aveva operato per la prima volta il legamento crociato a Ibrahimovic. Avranno approfittato del momento per una nuova consulenza».

E ora?

«Sento di ipotizzare che a gennaio la Juve troverà un giocatore in buona forma. Se la situazione articolare è quella dei comunicati e non subentrano complicanze, mi aspetto che in questi due mesi il suo recupero possa essere progressivo e secondo i tempi necessari. L’assenza ai mondiali sarà ovviamente motivo di dispiacere per Pogba, ma sicuramente il suo ginocchio ci guadagna. E in teoria anche la Juve, perché il giocatore avrà tutto il tempo per recuperare bene». 

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