Juventus, Danilo: rinnovo da leader dopo aver rifiutato le big spagnole e il Bayern

Nello spogliatoio bianconero le sue parole pesano più di altre, ora è vice capitano: con il club si è iniziato a ragionare sul futuro
Juventus, Danilo: rinnovo da leader dopo aver rifiutato le big spagnole e il Bayern© Juventus FC via Getty Images

L’incoronazione, se così vogliamo chiamarla, è avvenuta in Juventus-Inter, partita vinta 2-0: tre punti in classifica per un quintale di autostima. L’incoronazione di Danilo a leader sempre più assoluto della squadra è stata certificata nella gara con i nerazzurri: con Bonucci in panchina e Cuadrado in campo, la fascia da capitano è stata indossata proprio dal brasiliano dopo che Allegri aveva convinto il colombiano a prendersi una parentesi, visto che con gli arbitri ultimamente non andava molto d’accordo e Alex Sandro aveva accettato di buon grado (sarebbe toccato al terzino per anzianità, l’incombenza). La scelta è caduta, ovviamente non a caso, sul brasiliano che sa disimpegnarsi al meglio sia come terzino destro che come marcatore centrale. Abile con piedi e saggio tatticamente, non è da meno a parole: poche, le sue, nello spogliatoio, ma dal peso pesante...

Carisma e rigore

Del resto leader si nasce in virtù di un carisma che, lo dice la parola stessa, è un dono divino, da esaltare con un comportamento inappuntabile: in campo e fuori. E lui, brasiliano di Bicas, a nord di Rio de Janeiro, stato del Minas Gerais, zona freddina di montagna, nell’interno del Paese, altro che Copacabana e la sua vita in costume da bagno tra spiaggia e oceano dove allungare lo sguardo all’infinto, il mare lo ha visto per la prima volta quando stava per diventare maggiorenne, ha nel proprio Dna il senso del rigore e dell’applicazione. Pragmatico e riflessivo, amante della lettura di buoni libri, nel momento del patatrac di Haifa è stato tra quelli che hanno sofferto di più per aver reso così poco e di fatto gettato alle ortiche le speranze degli ottavi di Champions. Da allora, il giorno della “Vergogna”, come la fotografò il presidente Andrea Agnelli, insieme ai compagni è riuscito a salvare almeno il lato B dell’Europa e a raddrizzare una classifica che, salvo scivolate sulla buccia di banana domani a Verona, potrebbe permettere di giocare l’ultima con la Lazio, prima della sosta, in modo da chiudere il sipario con un posto in zona Champions.

Il rinnovo del contratto di Danilo

Merito di Danilo e del gruppo che oggi, al Bentegodi, giocherà per infilare la quinta vittoria di fila. Se tutti i titolari scenderanno con la determinazione del sudamericano per il Verona, reduce da otto sconfitte di fila, sarà durissima non incappare nella nona. La Juventus ha colto in pieno il valore di questo giocatore e i messaggi tra le parti sono iniziati. Segnali concilianti per un futuro più lungo e non più a scadenza giugno 2024, quando si esaurirà l’attuale contratto. Il legame verrà prolungato, si ragiona su un biennale, che permetterà a Danilo di chiudere la carriera in Europa alla Juve e a Torino. Città che ama tantissimo e dove si trova a meraviglia con la moglie e i due bambini che seguiranno il papà in Qatar per vederlo allo stadio a difendere i colori del Brasile nel Mondiale. La Juventus ha apprezzato moltissimo anche il fatto che nella scorsa sessione di mercato le sirene accese da Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid non abbiano acceso effetto di sorta. Danilo si vede nel presente e nel futuro nella Juventus e a Torino dove non a caso ha comprato casa. Leader, lo scrivevamo prima, si diventa con le parole ma anche con l’esempio attraverso i gesti, sapendo sempre scegliere la posizione, non solo logistica, migliore. Lao Tse, filosofo cinese del VI secolo avanti Cristo diceva: “Per guidare gli altri, cammina alle loro spalle”.

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