JUVENTUS
SZCZESNY 6.5
Attento e determinante nelle uscite, tra i pali non è chiamato a grossi interventi se non, nel recupero, da Felipe Anderson.
GATTI 6
Gli “scatta l’ignoranza” al 24’ in un crescendo che potrebbe costare caro: controllo sbagliato, inseguimento alla disperata, intervento da ammonizione. Prima e dopo, però, se la cava bene e con attenzione, dimostrando che Allegri fa bene a puntare su di lui. Felino, s’arrampica sulle gerarchie.
BREMER 6.5
Sta in mezzo, la gestisce bene nonostante le insidie che spesso gli giungo dall’attivismo d’un Anderson sgusciante.
DANILO 7
Oltre alla fascia da capitano, al 17’ pare aver preso anche il piede di Bonucci: lancio millimetrico per Milik. Solite personalità e padronanza della situazione che irradia pure a beneficio di chi gli sta vicino.
CUADRADO 6
I suoi due-tre errori, anche marchiani, a partita ormai non glieli leva nessuno. Ciò non di meno, occorre dargliene atto: si spreme nei soliti chilometri a profusione, devoto alla causa, nonostante sia pure acciaccato. Ci mette una gran pezza su Pedro all’8’ st.
FAGIOLI 7
Prende la scena al 10’, ad esempio, con cambio campo, inserimento, conclusione insidiosa. Strappa applausi con la sua tecnica e dimostra che la Juventus può davvero essere il suo habitat naturale.
LOCATELLI 7.5
Si vede che cerca di velocizzare la manovra e giocare a massimo due tocchi rapidi. Tenta spesso il lancio in verticale. Il tocco preciso e furbo con cui lancia l’azione del 2-0 è da applausi. Paredes (39’ st) ng.
RABIOT 7.5
Inizialmente lo si vede pochino e già c’è chi teme un ritorno alle origini della stagione: timidezza, leggerezza. E invece tutt’altro: si erge ancora una volta a gigante vincendo più volte il duello proprio con Milinkovic-Savic. Innesca l’1-0.
MILIK 7
Numerone al 18’: aggancia e conclude all’incrocio, fuori d’un soffio (poi si alza la bandierina, ma lo spettacolo resta). Va vicino al 2-0 ad inizio ripresa. Si sbatte, non si risparmia, si sacrifica per tutti. Meritatissimo il gol del 3-0.
LAZIO
PROVEDEL 6
Nulla può sull’1-0, ma salva su Milik un 2-0 quasi fatto. Deve però arrendersi ancora a Kean dopo aver smanacciato alla meno peggio su conclusione di Kostic.
HYSAJ 5
Regge un po’ all’inizio, ma gradualmente cede metri e spazi a Kostic che prende il sopravvento. Gila (24’ st) 5.5 Ci prova, ma non basta.
CASALE 5
Si oppone stoicamente a una conclusione di Milik alla mezz’ora. Ma, contro Kean, soccombe malamente sull’1-0. Poi partecipa alla dormita generale sul raddoppio. E a seguire.
ROMAGNOLI 5
Idem come sopra, negli uno contro uno risponde come può e quando può. Finendo spesso per inseguire o, peggio, imprecare.
MARUSIC 5
Rude su Milik, rischia presto l’ammonizione. Cerca il fondo, non sempre lo trova. Tende ad accentrarsi più del dovuto, là dove trova degna opposizione.
MILINKOVIC-SAVIC 5
Al 7’ una verticalizzazione strepitosa, poi perde il duello decisivo con Rabiot al principio dell’azione dell’1-0. Da lì in avanti, viene meno la Lazio assieme ai suoi nervi. Si gode, però, gli applausi dello Stadium che lo invoca. Marcos Antonio (33’ st) ng.
CATALDI 5.5
Prezioso in fase di copertura, oltre che come play. Ma alla lunga si trova azzerato tra i mediani bianconeri. Vecino (13’ st) 5.5 Ci si aspettava di più.
BASIC 5.5
Approfitta delle difficoltà di Cuadrado, puntandolo spesso e inducendolo all’errore. Ma, stringi stringi, non ne approfitta. Luis Alberto (13’ st) 5.5 Pericoloso con una conclusione però centrale.
ALL. SARRI 5
Più o meno come da curriculum: ad Allegri i punti, a lui il possesso palla… Ma non mancano le attenuanti: la sua Lazio è spuntata assai e si ritrova alle prese con la Juventus più compatta e motivata vista sino ad ora.
TORINO - La Juventus di Massimiliano Allegri ha chiuso in bellezza il suo 2022 in campionato con il 3-0 all'Allianz Stadium nel match contro la Lazio. Uno scontro diretto che i bianconeri hanno vinto grazie a una prestazione attenta e ordinata, con alcuni protagonisti principali. Ecco le pagelle della sfida, a cura di Fabio Riva.