Vaciago: "Costruire una nuova Juve, un nuovo CdA, per difendersi meglio"

Il direttore di Tuttosport ha commentato a SkySport24 il terremoto che ha sconvolto il mondo bianconero

TORINO - Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, è intervenuto a SkySport24 per commentare il clamoroso ribaltone alla dirigenza della Juventus: "Le notizie dell'ultima ora sono quelle che arrivano dalla proprietà e dalla società. Il concetto è costruire una nuova Juventus per difendersi meglio. Ci sono due fronti aperti, con la Consob e la Procura di Torino. Il primo è il più urgente, che ha chiesto una riscritura del bilancio. Una riscrittura che la Juventus è stata costretta a fare, ma puntualizzando che tutto ciò che è stato fatto è avvenuto secondo le regole. È nata però una spaccatura nel CdA. Non tutti i consiglieri erano d'accordo con questa linea, volevano probabilmente una posizione più morbida nei confronti della Consob. Questa spaccatura, secondo la proprietà e lo stesso Agnelli indeboliva la Juventus nella difesa. Così con John Elkann è stato deciso di azzerare il CdA".

Il direttore Vaciago sulla nuova Juventus

"Adesso sarà John Elkann a stabilire nuove liste e un nuovo CdA. La scelta già annunciata del dg è indicativa, con Scanavino che è uomo di fiducia, un uomo tecnico, amministrativo e di rigore. Sarà una Juventus di tecnici, esperti di diritto amministrativo e amministrazione della società. Ci sarà inizialmente poco spazio per la parte sportiva, che troverà continuità per esempio in Cherubini. Ma la Juventus si attrezza per affontare queste battaglie, due tempeste legali, nella convinzione di avere ragione e uscire vincente. Per questo lo fa con una nuova dirigenza legata più a un'esperienza e una capacità tecnica. Andrea Agnelli non sarà quindi confermato presidente, le sue sono dimissioni reali".

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Agnelli sempre nella proprietà

Entrando ancora più nello specifico delle dimissioni di Agnelli, il direttore di Tuttosport ha aggiunto: "Se tornerà una volta terminato tutto è molto difficile dirlo. La vicenda giudiziaria avrà tempi lunghi. Non credo che in meno di due anni si possa arrivare a una conclusione. sarebbe spericolato fare una previsione. Posso solo ipotizzare che in caso di conclusione positiva delle vicende possa esserci un ritorno in futuro. Ma Agnelli rimane comunque proprietario della Juventus insieme al cugino John Elkann. Andrea Agnelli era dirigente di una società di cui era anche proprietario. Non sparisce dalla Juventus, come non sono mai spariti gli Agnelli quando non c'era uno di loro alla presidenza. Al momento però è un addio a tutti gli effetti. Non viene contemplata l'ipotesi di tornare al termine delle due vicende legali".

Garanzie dal punto di vista sportivo

E ancora: "Sarà interessante vedere come sarà ricostruita la dirigenza. Ci divertiremo nell'analizzare i nomi, noi sul fronte sportivo, perché saranno nomi a noi forse meno noti. Ci sarà un'amministrazione più tecnica. Una sorta di governo tecnico per affrontare queste difficoltà. Sarà interessante capire come continuerà la parte sportiva. Credo che vogliano mantenere una squadra competitiva, senza far mancare niente alla Juventus sotto questo punto di vista. La famiglia ha ricapitalizzato negli ultimi anni qualcosa come 700 milioni di euro. Questo è un elemento che non viene a mancare questa sera. La Juventus deve rimanere una squadra competitiva e rispettare la sua storia, come ha scritto Agnelli a tutti i dipendenti della Juventus, rassicurandoli sul futuro della società. Lo stesso Agnelli nel maggio 2010 aveva preso potere in modo più soft, per gradi". 

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TORINO - Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, è intervenuto a SkySport24 per commentare il clamoroso ribaltone alla dirigenza della Juventus: "Le notizie dell'ultima ora sono quelle che arrivano dalla proprietà e dalla società. Il concetto è costruire una nuova Juventus per difendersi meglio. Ci sono due fronti aperti, con la Consob e la Procura di Torino. Il primo è il più urgente, che ha chiesto una riscritura del bilancio. Una riscrittura che la Juventus è stata costretta a fare, ma puntualizzando che tutto ciò che è stato fatto è avvenuto secondo le regole. È nata però una spaccatura nel CdA. Non tutti i consiglieri erano d'accordo con questa linea, volevano probabilmente una posizione più morbida nei confronti della Consob. Questa spaccatura, secondo la proprietà e lo stesso Agnelli indeboliva la Juventus nella difesa. Così con John Elkann è stato deciso di azzerare il CdA".

Il direttore Vaciago sulla nuova Juventus

"Adesso sarà John Elkann a stabilire nuove liste e un nuovo CdA. La scelta già annunciata del dg è indicativa, con Scanavino che è uomo di fiducia, un uomo tecnico, amministrativo e di rigore. Sarà una Juventus di tecnici, esperti di diritto amministrativo e amministrazione della società. Ci sarà inizialmente poco spazio per la parte sportiva, che troverà continuità per esempio in Cherubini. Ma la Juventus si attrezza per affontare queste battaglie, due tempeste legali, nella convinzione di avere ragione e uscire vincente. Per questo lo fa con una nuova dirigenza legata più a un'esperienza e una capacità tecnica. Andrea Agnelli non sarà quindi confermato presidente, le sue sono dimissioni reali".

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