Allegri e la gestione del team di lavoro
Allegri, rispondendo alle domande della prof.ssa Berardi e di Mauro Boldrini, direttore comunicazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica), si è soffermato sulla gestione del team di lavoro soprattutto quando ci sono "difficoltà e idee diverse": "Il confronto aiuta tantissimo. Soprattutto credo è importante far capire a quelli che lavorano nel team che ci possano essere divergenze, ma è sempre comunque un'opportunità di crescita. Per lo staff ho scelto tutte persone più brave di me, mi completano caratterialmente e tecnicamente. La gestione dell'imprevisto è la cosa più difficile da fare ma anche quella si può allenare sempre lavorando come team soprattutto sull'aspetto psicologico: anche l'imprevisto deve esser visto, lo dico a tutti i collaboratori, come opportunità di crescita per trovare una soluzione diversa, comunque vincente" ha spiegato l'allenatore bianconero.
Allegri e il caso della Juventus del 2015
La situazione vissuta dalla Juventus nel 2015 è l'esempio perfetto per Allegri: "Eravamo dodicesimi in classifica dopo dieci partite: facciamo una partita a Sassuolo, giocammo una buona partita, perdemmo su un calcio di punizione. Era il momento più negativo e in quei momenti lì si vede più nero di quello che sembra e vanno gestiti in modo migliore: dopo 19 partite abbiamo rigiocato con il Sassuolo in casa, ma in quel momento eravamo primi in classifica, giocammo una partita brutta, vincemmo 1-0. Tutti dissero che la squadra aveva fatto una grande partita. In un momento negativo in cui mancavano risultati, la prestazione sembrava bruttissima. Dopo un girone, quando eravamo prima in classifica e abbiamo giocato una brutta partita, vincendo, tutto sembrava oro".