«La Juventus è quotata in Borsa, vuoi che succeda il finimondo per due stipendi?». (Fabio Paratici)
Il filone legato alla “manovra stipendi” apre un altro capitolo delle intercettazioni. Anche in questo frangente, come accennato prima, molto ruota intorno alla consapevolezza della frode da parte degli amministratori deputati a redigere i bilanci, cosa che certo non può essere dimostrata attraverso qualche mezza frase pronunciata da terzi. L’eventuale reato, inoltre, si configura di tipo puramente formale: un conto è inserire le mensilità rinviate in un bilancio successivo, magari per via di un pagamento vincolato al realizzarsi di determinati eventi (la ripresa del campionato o la cessione del calciatore, per esempio), un altro sarebbe – per esempio – pagarle in nero. Dalla forma, in quel caso sì, si passerebbe alla sostanza. Sanzioni severe agli amministratori, in ogni caso, sarebbero comminate soltanto a fronte di una successiva bancarotta con conseguente insolvenza da parte dell’azienda, scenario che evidentemente non si è concretizzato.