Se l’obiettivo numero uno per la fascia bianconera a gennaio è davvero Ivan Fresneda, da tempo tra i primi nomi della lista bianconera per rinforzare quel settore di campo, allora la Juventus deve vendere. E anche bene: l’indiziato principale per la cessione invernale resta Weston McKennie, un po’ perché l’americano gode di un discreto mercato (nonostante non abbia particolarmente brillato al Mondiale) con il Borussia Dortmund più avanti di altre, un po’ perché a centrocampo Max Allegri ha trovato un equilibrio anche senza il texano e andrà a ritrovare progressivamente un elemento fondamentale come Paul Pogba. Dunque McKennie è sacrificabile, a patto però che arrivi l’offerta concreta giusta, per monetizzare: a quel punto un investimento sulla fascia sarebbe fattibile e Fresneda, se investimento deve essere, è un nome spendibile.
Fresneda: costi e prospettive
Non deve spaventare la clausola da 30 milioni con il Real Valladolid, il club di proprietà di Ronaldo (il Fenomeno): si può portare a termine l’operazione per qualche milione in meno, attorno ai 15 con bonus e magari una percentuale sulla futura rivendita. Ma certo è un affare che ha certi costi e determinati rischi: Fresneda, ieri in campo un’oretta da terzino destro nella difesa a 4 nell’amichevole persa 2-0 dal suo Valladolid con l’Athletic, è un 2004 e non è detto che sia subito pronto per il grande salto. Sarebbe più un colpo in prospettiva per superare una concorrenza nutrita, che vede diversi club della Liga e anche qualche italiana (Roma su tutte) alla finestra.
Gli altri nomi
Resta aperta la pista che porta a Joakim Maehle dell’Atalanta, l’opzione dell’ultima ora rimane Rick Karsdorp ma solo in prestito. Voci di un possibile interesse della Lazio per Luca Pellegrini, in prestito all’Eintracht, ma di rientro a Torino a fine stagione.