Scanavino-Juventus, la prima uscita del dg: il mercato, il discorso, il tifo

Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo direttore generale del club. Amico di John Elkann, tifoso del... Toro
Scanavino-Juventus, la prima uscita del dg: il mercato, il discorso, il tifo© ANSA

TORINO - (e.e.) Con John Elkann ha un filo diretto. E’ un suo uomo, ma soprattutto un amico fidato. Maurizio Scanavino, nuovo direttore generale della Juventus che ha fatto il suo “esordio” ieri allo stadio in occasione dell’amichevole con il Rijeka (vinta 1-0, gol di Kean), è infatti stato compagno dell’azionista di riferimento del club bianconero ai tempi del Politecnico, condividendo la stessa esperienza nel convitto Villa San Giuseppe, lassù sopra la Gran Madre, a quei tempi gestito dalla congregazione dei Fratelli Lasalliani (ora sta diventando una residenza con alloggi di lusso). Si dilettavano, i due, anche sul giornalino La Scheggia ed erano intense pure le partite di calcio, derby vero perché Scanavino (di Priocca, nel Cuneese) è tifoso del Toro. Ma un granata alla Juve non è una primizia, lo era anche Antonio Giraudo...

Scanavino, Elkann, Allegri e la Juve che verrà

Scanavino, classe 1973, è entrato nel 2004 nella galassia Fiat, occupandosi di marketing e brand promotion. Poi è passato a Itedi, Editrice de La Stampa, quindi al Gruppo Editoriale Gedi, assumendo la carica di amministratore delegato. Dopo la bufera che ha portato alle dimissioni in massa alla Juventus, dal presidente Andrea Agnelli a tutti i membri del cda, Exor (che controlla il club) ha designato il nuovo organigramma tecnico con Gianluca Ferrero presidente e Scanavino dg, in attesa di svelare i nomi dei nuovi componenti del cda. Scanavino, quindi, avrà in mano la parte gestionale della Juve, quindi anche il mercato con relativo budget. Di ieri, come detto, la prima uscita allo Stadium, per fare un discorso preciso alla squadra e allo staff guidato da Massimiliano Allegri. «La Juventus è sempre la Juventus. I nostri programmi e le ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai». Lo stesso Max, a margine del test con il Rijeka, ha rassicurato l'ambiente: «Stiamo parlando di una società che ha più di 100 anni di storia, che ha sempre puntato a vincere e non cambierà certo ora». Parole che i tifosi volevano sentir dire, perché la battaglia, in campo e fuori, sarà durissima. E la Juventus ha un solo obiettivo, come chiede la sua storia: vincere.

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