Juve, il 27 fa contento Allegri: incassa rientri super per scattare a Cremona

TORINO - E’ un bel giorno per molti, il 27, data tradizionale del pagamento degli stipendi dei dipendenti. Il 27 di dicembre è cerchiato in rosso anche sull’agenda di Massimiliano Allegri: non perché magari anche per i dipendenti juventini è giorno di paga, né, o meglio non solo, perché è il giorno in cui lui e la squadra si ritroveranno alla Continassa dopo il Natale (ieri l’ultima seduta). E’ un giorno cerchiato in rosso perché alla ripresa degli allenamenti il tecnico bianconero potrà riavere un bel po’ di Juve a disposizione per la prima volta dopo la sosta mondiale.

Juve, le parole di Allegri

Lo ha spiegato lo stesso Allegri dopo la vittoria sul Rjieka di giovedì, facendo il punto sugli indisponibili: «Cuadrado il 27 ricomincerà a correre, quindi credo che ai primi di gennaio potrà essere a disposizione. Bonucci sicuramente no, Rientrerà credo Chiesa. De Sciglio è un punto interrogativo, però rientreranno Danilo e Alex Sandro (Bremer è tornato in anticipo mercoledì, ndr), quindi il 27 saremo un buon gruppo». Un bel po’ di Juve, non ancora tutta e neppure quasi tutta, ma abbastanza per preparare, anche attraverso l’amichevole del 30 dicembre con lo Standard Liegi, la trasferta del 4 gennaio a Cremona dove proverà ad allungare la striscia di sei vittorie consecutive in campionato messa in pausa dal Mondiale. Partita semplice sulla carta (24 punti di differenza), resa complicata dai due mesi di sosta, dalle scorie mondiali abbondanti in gambe e nelle teste bianconere e pressoché nulle in quelle grigiorosse (solo Vasquez convocato, uscito ai gironi con il Messico senza aver giocato), dal poco da perdere che avrà la Cremonese e dall’obbligo di vincere che avrà la Juve. Obbligata anche dalla classifica: già troppi i punti persi in partite così e se il filotto infilato prima della sosta ha permesso di risalire dall’ottavo al terzo posto, il Napoli è ancora lontano 10 punti e alle proprie spalle i bianconeri hanno Lazio e Inter a uno, Atalanta e Roma a quattro. Dovrà inseguire e scappare, la Juventus: «L’obiettivo minimo è restare nelle prime quattro, ma anche cercare di avvicinare più possibile in Napoli che sta viaggiando forte - ha indicato Allegri -. Però bisogna guardare noi stessi e cercare di giocare ancora 36 partite: vorrebbe dire arrivare in finale di Europa League e di Coppa Italia».

Per riuscirci servirà tutta la Juve, non solo il bel pezzo che il tecnico ritroverà martedì. Serviranno Di Maria, Paredes e Rabiot, attesi il 29, serviranno Paul Pogba e Dusan Vlahovic, le grandi incognite. Il serbo potrebbe anche recuperare per Cremona, ma il decorso della pubalgia è complicato da prevedere e il ginocchio di Pogba non lo è di meno. Il francese spera di poter andare in panchina a Napoli, ma potrebbe servire qualche giorno in più. Due regali di Natale tardivi, sul cui arrivo Allegri preferisce non fare pronostici. Poterli sfruttare nel mese abbondante che porta dalla Cremonese all’inizio dell’Europa League (il 16 febbraio all’Allianz contro il Nantes) potrebbe essere determinante: perché in quel mese la Juve giocherà due scontri diretti con Napoli e Atalanta (tanto difficili quanto preziosi in caso di successo) e altre cinque partite in cui l’ostacolo più alto sarà l’Udinese ottava, attesa allo Stadium il 7 gennaio. Più l’ottavo di Coppa Italia con il Monza. Un mese abbondante che come detto va dalla Cremonese al Nantes, ma che comincia il 27.