Agnelli, un addio all'altezza degli anni che l'hanno reso il più vittorioso nella storia Juve

La magistratura ordinaria, la giustizia sportiva e l'Uefa giudicheranno l'operato dell'ex presidente e della società che ha retto per quasi 13 anni. Nell'attesa, i risultati sportivi della gestione di Andrea si sono già consegnati agli annali del calcio. E la decisione di lasciare il Cda di Exor e Stellantis denota senso di responsabilità, date le circostanze

Il lungo discorso con il quale Andrea Agnelli si è congedato dalla Juve dopo 12 anni e otto mesi meno un giorno di presidenza, è stato all'altezza delle stagioni che l'hanno reso il dirigente più vittorioso nella storia bianconera. Spiccato orgoglio e fiero giudizio del proprio mandato hanno scandito le parole del cugino di John Elkann. Questi, in meno di due mesi ha rivoluzionato la Juve, con il nuovo Cda, il nuovo presidente, il nuovo amministratore delegato e direttore generale di sua strettissima fiducia. Il Signor Exor ha scelto gli uomini e le donne chiamati ad affrontare la tempesta che potrebbe già scatenarsi venerdì 20 gennaio, davanti al Tribunale d'Appello Federale. Nei rispettivi ambiti, la giustizia sportiva, la magistratura e l'Uefa giudicheranno l'operato dell'ex presidente.

In attesa, com'è giusto che sia qui si sottolineano i risultati sportivi della gestione di Andrea, già consegnati agli annali del calcio, mentre la decisione di lasciare il Cda di Exor e Stellantis denota senso di responsabilità, date le circostanze. Le teorie sulla Superlega, legate secondo l'ex presidente al rischio di marginalizzazione del calcio europeo rispetto alla Premier, sono state ribadite con convinzione di causa da uno dei tre promotori superstiti del progetto, nato e morto in meno di 72 ore nell'aprile 2021, sotto il peso della rivolta dei tifosi e dell'opposizione dei principali leader europei. Ora è stato riveduto e corretto, aspettando il verdetto della Corte Europea di Giustizia previsto a metà marzo e dopo il parere dell'avvocato della stessa che ha bocciato il ricorso presentato da Juve, Barcellona e Real. In materia di Superlega, Agnelli non avrebbe potuto dire altrimenti. Tuttavia, si presume che, congedandolo, i tifosi della Juve siano decisamente più legati ai fasti dei 19 titoli nazionali, fra i quali 9 scudetti consecutivi e dei 10 trofei vinti dalla Juve Women. Sono exploit più unici che rari. Per questo all'ex presidente spettano gli applausi degli azionisti. Il passato è stato sportivamente glorioso, il presente e il futuro, in campo e fuori dal campo, sono ricchi d'incognite, nell'anno del centenario agnelliano di proprietà juventina.

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