Juventus-Atalanta, le pagelle: Fagioli pennella, Danilo capitano vero

Bremer in ripresa dopo la partita del Maradona, Di Maria in versione albiceleste: i voti della squadra bianconera
Juventus-Atalanta, le pagelle: Fagioli pennella, Danilo capitano vero

Szczesny 4.5 Vedi Napoli e poi crolla il fortino: altri tre gol al passivo e una bella dose di responsabilità, soprattutto nell’inguardabile intervento su Lookman in avvio.

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Danilo 6.5 Da vero capitano, nel bene e nel male: rimedia al sanguinoso errore che inaugura la rimonta dell’Atalanta nella ripresa reinventandosi implacabile specialista su piazzato dal limite dell’area.

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Bremer 6 In ripresa dopo gli svarioni del Maradona: non è ancora tornato il Bremer di prima, ma Hojlund è un brutto cliente e lui gli mette la museruola anche quando rischia di lanciarlo a rete con una giocata sbagliata.

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Alex Sandro 5 A tratti dà l’illusione di essere tornato attento e affidabile, ma poi ci ricasca: chissà a che cosa pensava mentre Lookman insaccava indisturbato, a centro area, il gol del 3-2…

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McKennie 5.5 Per correre, corre. Per pressare, pressa. Ma è tanto e troppo confusionario. E, da esterno, viene meno anche nell’assicurare i consueti inserimenti come soluzione per i compagni.

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Locatelli 6 Non è ancora quello di fine 2022: qualche pallone perso in ripartenza e qualche buona sventagliata, unita alla generosità con cui si getta in avanti e conquista la punizione dal limite da cui scaturisce il pareggio finale.

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Fagioli 7 Finisce in riserva, ma la benzina la sfrutta per un viaggetto dai panorami intensi: conquista con caparbietà il rigore trasformato da Di Maria, serve a Milik l’assist con il contagiri che vale il momentaneo 2-2. Cuadrado (36’ st) ng.

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Rabiot 6 Prestazione appena sufficiente, e dunque largamente sotto gli standard del Duca di Max.  

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Kostic 5.5 Ci mette la solita corsa e la consueta generosità, applicazione difensiva compresa. Ma in fase offensiva è davvero troppo “piatto”: serata a una sola marcia e pochi grattacapi creati alla Dea. Chiesa (16’ st) 6 Crea energia, meno occasioni.

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Di Maria 7.5 In versione albiceleste, nel senso che a certe prestazioni in stagione ha abituato più con la maglia dell’Argentina che con quella della Juventus: ispirato fin dal minuto zero, trasforma su calcio di rigore e inventa un preziosismo da applausi nell’azione del 2-2. Talmente prezioso da trasformare in implacabile goleador su punizione anche Danilo dopo un suo tocchetto astuto. Miretti (28’ st) 5.5 Continua a convivere con la frenesia del gol che non arriva: e questa volta, sul piede, ha avuto il pallone del 4-3…

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Milik 7 Rapido nel trovare spesso la profondità alla spalle della linea difensiva bergamasca, prezioso nel cucire gioco spalle alla porta. E trova il gol da rapace d’area di rigore: mica un dettaglio secondario. Kean (28’ st) 6 Entra con il piglio giusto.

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All. Allegri 6.5 Da comandante di un vascello alle prese con la burrasca storicamente si esalta e, tutto sommato, la partita con l’Atalanta chiarisce il perché: la sua Juventus si alza dopo il gol incassato a freddo e si rialza dopo l’uno-due in avvio di ripresa. Al punto che, nel forcing finale, quasi meriterebbe il gol da tre punti.

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Szczesny 4.5 Vedi Napoli e poi crolla il fortino: altri tre gol al passivo e una bella dose di responsabilità, soprattutto nell’inguardabile intervento su Lookman in avvio.

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