Pagina 5 | Juventus-Lazio, le pagelle bianconere: Alex Sandro impeccabile, Vlahovic lotta

Perin 6
I tiri più pericolosi, di Felipe Anderson nel primo tempo e Marusic nel secondo, finiscono fuori e dà l'impressione di controllarli. Come controlla il resto di una partita con pochi pensieri. 

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Danilo 6,5
Rischia tantissimo con un passaggio verso destra all'11' della ripresa, quando per poco non bissa con Zaccagni il regalo fatto a Maehle con l'Atalanta. Errori non da lui, forse sintomo di un po' di stanchezza (ha saltato una sola gara da inizio stagione): sintomo che però resta isolato in una partita sicura.

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Bremer 7.5
Si fa perdonare la zuccata intempestiva e in fuorigioco con cui aveva vanificato il gol di Milik al Monza, con una in perfetto tempismo e in posizione regolare, che vale il gol dell'1-0. E sembra tornato, fatta eccezione per un guizzo di Felipe Anderson che gli sfugge in avvio di ripresa, il Bremer implacabile di qualche tempo fa, dopo tre partite da incubo. E non sarebbe meno importante del gol. 

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Alex Sandro 7
Impeccabile sia in fase difensiva sia in fase di costruzione, chiude con puntualità e imposta con intelligenza e precisione. E soprattutto non commette nessuno dei peccati di deconcentrazione con cui troppo spesso macchia partite come quella di ieri.

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Cuadrado 6,5
Non certo il miglior Cuadrado di sempre (ma quello sarà probabilmente difficile da rivedere), però uno dei migliori della stagione, preciso e puntuale in fase offensiva e attento in quella difensiva. Qualche preoccupazione per averlo visto a terra poco prima di uscire.

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Fagioli 6
Brutto errore al 14', quando avvia un contropiede della Lazio chiuso (male) con un tiro da buona posizione di Luis Alberto. Molto meglio il passaggio per Chiesa al 26', dopo che Allegri lo ha spostato sul centrosinistra, dove in generale si destreggia meglio rispetto alla fase iniziale della partita.

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Miretti 6,5 (18'st)
Entra bene in partita e procura un'ammonizione a Zaccagni. Alla fine pennella un quasi assist per Kean.

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Locatelli 7
Magari non illumina, se non con un lancio a Kean a metà secondo tempo, però rischiara e lo fa senza mai spegnersi: né quando c'è da far girare palla con ordine e precisione per evitare il pressing, né quando c'è da contrastare o da stoppare un tiro di Milinkovic-Savic nella ripresa.

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Rabiot 6,5
Non è il Rabiot straripante di prima del Mondiale, che d'altra parte ha giocato fino all'ultimo atto e un po' di stanchezza gliela ha lasciata. Però resta prezioso per fisicità e corse. Unico neo il colpo di testa troppo centrale al 27' del primo tempo.

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Kostic 7
Il primo a impegnare Maximiano, al 15' con un diagonale di sinistro deviato in angolo dal portiere laziale, e l'ispiratore del vantaggio bianconero, con il cross pennellato per la testa di Bremer. Segnali di vero Kostic, preziosissimi dopo alcune prove non all'altezza dei suoi standard.

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Chiesa 6,5
Ha voglia di spaccare il mondo e a volte eccede. Per esempio nel dribbling in area al 26', quando perde l'attimo per calciare verso la porta e finisce praticamente a sbattere su Patric. Però si batte e qualche sprazzo del vero Chiesa lo mostra, più in rifinitura che al tiro.

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Di Maria 6 (33' st)
Qualche bel numero.

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Vlahovic 6
Alla prima da titolare da Serbia-Svizzera del 2 dicembre, e alla seconda in generale dopo i minuti con il Monza, gli manca la brillantezza necessaria a far male in area. Però fa movimento, lotta spalle alla porta e offre sponde ai compagni.

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Kean 6 (18' st)
Pochi minuti e va al tiro dopo un bell'attacco alla profondità su lancio di Locatelli, sfiora il raddoppio in spaccata allo scadere.

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Allegri 7
Riesce rimettere le teste dei suoi giocatori in campo e di questi tempi è già un merito. La sua Juve sterilizza la Lazio con la densità della fase difensiva, tornata solida e attenta, e soprattutto nel primo tempo la punge con buone trame. Ora serve ripetersi in campionato.


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Cuadrado 6,5
Non certo il miglior Cuadrado di sempre (ma quello sarà probabilmente difficile da rivedere), però uno dei migliori della stagione, preciso e puntuale in fase offensiva e attento in quella difensiva. Qualche preoccupazione per averlo visto a terra poco prima di uscire.

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