Juventus, Lafont lancia la sfida a Vlahovic e Chiesa

Gli avversari di Europa League dei bianconeri ai raggi X. Il portiere è un pilastro dei francesi: ex Fiorentina, con Dusan e Fede ha imparato a conoscere l’Italia

È una garanzia assoluta, una sicurezza, un cardine, forse l’elemento più forte in assoluto del Nantes che domani sbarcherà a Torino per affrontare giovedì sera la Juventus nell’andata degli spareggi per accedere all’eliminazione diretta di Europa League. Il portiere-capitano Alban-Marc Lafont, 24 anni compiuti da poche settimane, ha una valutazione di mercato attorno ai 16 milioni di euro, come nessun altro dei propri compagni di squadra. Gli stanno dietro il trequartista Blas e la punta Delort. Classe 1999, alto 1,96, portiere e capitano: tante analogie con “Gigio” Donnarumma – tra i due c’è pure un solo mese di differenza – quand’era al Milan con la fascia al braccio. Due “enfants prodiges”. Nativo di Ouagadougou (capitale del Burkina Faso, di cui è originaria la mamma) ma trasferitosi a 9 anni in Francia, patria di suo papà, Alban dovrebbe essere promosso a breve dal riconfermato ct transalpino Didier Deschamps come “secondo” di Mike Maignan nella Nazionale vice-campione del mondo dato che il 36enne nizzardo Hugo Lloris e il 37enne franco-congolese Steve Mandanda hanno annunciato l’addio ai “Bleus” il mese scorso. A riconferma che il numero uno dei “Jaunes-et-Verts” è assurto al ruolo di uno dei migliori portieri d’Oltralpe.

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«Fede e Dusan, reunion»

Importante per lui l’esperienza alla Fiorentina, in cui si è fatto le ossa nella stagione 2018-’19, dove ha collezionato 38 gettoni di presenza fra campionato e Coppa Italia (semifinalista) agli ordini di Pioli prima e Montella poi nel concitato finale conclusosi al 16° posto e la salvezza in tasca. Ha vestito la maglia viola solo per un anno, nonostante avesse firmato un contratto quinquennale, perché a fine stagione è giunta l’offerta dei “Canarini” del Nantes: inizialmente in prestito e poi riscattato dal club bretone per 7,5 milioni (i toscani l’avevano pagato 8 dal Tolosa). A Firenze ha avuto modo di giocare con “Fede” Chiesa e Dusan Vlahovic, giovedì avversari di turno sul palcoscenico europeo. «Li conosco bene – aveva dichiarato alcuni mesi fa a testate web l’estremo difensore franco-burkinabé – sono due attaccanti di assoluto valore anche nelle rispettive Nazionali. Sarà una “reunion” speciale. Con la Juventus sarà emozionante, qualcosa d’incredibile. L’ho già affrontata quand’ero alla Fiorentina: è una delle squadre più belle del mondo, con un “palmarés” incredibile. Un club eccezionale, di grande esperienza e con grandi giocatori. Saranno partite fra le più importanti della mia carriera, una novità per molti di noi. Bisogna fare bene perché non potrebbe più capitarci un’occasione simile. La speranza di uscire da Torino con un risultato positivo c’è tutta. Ci siamo ripresi, adesso guardiamo la classifica e i distacchi con maggior serenità. E fra l’altro da fine anno a oggi abbiamo ottenuto 9 “clean sheet” su 11 partite tra Ligue 1 e Coppa di Francia».

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«Soffrire e lottare»

«Il segreto per far bene all’Allianz Stadium? È condensato in due verbi: saper soffrire – conclude Lafont – . Quanto alla determinazione e alla voglia che mettiamo in campo, parlano per noi gli ultimi risultati: stiamo andando decisamente meglio rispetto alla prima parte della stagione. Soprattutto per quanto concerne la fase difensiva. Contro la Juventus faremo di tutto per compiere l’exploit e superare il turno. Bisogna però riconoscere che l’obiettivo primario è il campionato, ottenere presto i punti necessari per allontanarci sempre più dalle zone a rischio perché con le 4 retrocessioni bisogna stare molto attenti... ». Per la cronaca i “Canaris” occupano il 13° posto con 5 punti di vantaggio sul Montpellier, 8 sul Brest, 9 sul Troyes e ben 10 dal tandem Strasburgo-Ajaccio che in questo momento sarebbe retrocesso unitamente ad Auxerre e al “fanalino” Angers. Dopo l’eurosfida di Torino, il Nantes affronterà domenica il Lens fuori casa, quindi giovedì 23 il ritorno alla “Beaujoire” con la Juve e poi il derby col Rennes, sempre in casa, domenica 26.

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È una garanzia assoluta, una sicurezza, un cardine, forse l’elemento più forte in assoluto del Nantes che domani sbarcherà a Torino per affrontare giovedì sera la Juventus nell’andata degli spareggi per accedere all’eliminazione diretta di Europa League. Il portiere-capitano Alban-Marc Lafont, 24 anni compiuti da poche settimane, ha una valutazione di mercato attorno ai 16 milioni di euro, come nessun altro dei propri compagni di squadra. Gli stanno dietro il trequartista Blas e la punta Delort. Classe 1999, alto 1,96, portiere e capitano: tante analogie con “Gigio” Donnarumma – tra i due c’è pure un solo mese di differenza – quand’era al Milan con la fascia al braccio. Due “enfants prodiges”. Nativo di Ouagadougou (capitale del Burkina Faso, di cui è originaria la mamma) ma trasferitosi a 9 anni in Francia, patria di suo papà, Alban dovrebbe essere promosso a breve dal riconfermato ct transalpino Didier Deschamps come “secondo” di Mike Maignan nella Nazionale vice-campione del mondo dato che il 36enne nizzardo Hugo Lloris e il 37enne franco-congolese Steve Mandanda hanno annunciato l’addio ai “Bleus” il mese scorso. A riconferma che il numero uno dei “Jaunes-et-Verts” è assurto al ruolo di uno dei migliori portieri d’Oltralpe.

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