Di Maria e il futuro ancora alla Juve: il Fideo e i tifosi ora aspettano una chiamata

L’argentino sta iniziando a prendere per mano i bianconeri ma il suo contratto scade a giugno ma valuterebbe proposte al ribasso: Angel non chiude la porta e attende segnali dal club. Anche il popolo juventino si sta convincendo della sua importanza

TORINO - L'Angel custode della Juventus ci ha messo lo zampino a La Spezia, nel momento di massima spinta degli avversari: la legge di Di Maria colpisce. E adesso i tifosi si aspettano un Fideo decisivo anche a Nantes, in Europa League: dopo il pericoloso pareggio del match di andata, con rimpianti e polemiche arbitrali, la strada per gli ottavi passa inesorabilmente dai piedi del campione del mondo. Un fuoriclasse che, quando sta bene e una volta inseritosi nel contesto, sta progressivamente prendendo per mano la Juventus in una stagione travagliata. Ma il club rischia di perderlo, perché in estate la decisione di entrambe le parti era convogliata su un accordo annuale: nella testa del Fideo, del resto, c’era l’idea di chiudere la carriera al Rosario Central e quindi aveva deciso di non legarsi troppo a lungo. E la società, pur di averlo, lo aveva accontentato, nonostante la rinuncia ai benefici fiscali derivanti dal decreto crescita.

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Nuovo orizzonte

Nel frattempo la situazione è cambiata: Di Maria ha sollevato al cielo del Qatar la coppa del mondo. E, soprattutto, ha capito di poter ancora fare la differenza in Europa, magari per un altro anno ancora. Non ha preso decisioni, ma ci sta riflettendo, sempre in accordo con la famiglia, che viene prima di tutto. E a compagni e amici non nega che l’idea di restare ancora a Torino sia una possibilità, della quale però bisognerà parlare: insomma, il Fideo attende una chiamata del club, in questo momento - come è normale che sia - occupato in faccende extra campo che hanno la priorità. Bisognerà capire cosa succederà e da quali basi ripartirà la Juventus della prossima stagione, ma la porta, da parte dell’argentino, non è chiusa.

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Il peso del popolo

Adesso anche i tifosi cominciano a pesare l’importanza di aver un Angel così. E se su Paredes, l’altro campione del mondo, c’è unità di visione nel ritenere il centrocampista di passaggio nell’universo bianconero, al contrario su Di Maria cresce il partito di chi, nonostante la discontinuità e l’età che avanza, vede nel Fideo una risorsa e una chioccia per i più giovani, anche in chiave futura. Sulle qualità del giocatore, del resto, nessuno può aprire becco: parlano i fatti e i numeri. Sulle decisioni legati al futuro non resta che aspettare, ma non è detto che la strade siano per forza destinate a separarsi.

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TORINO - L'Angel custode della Juventus ci ha messo lo zampino a La Spezia, nel momento di massima spinta degli avversari: la legge di Di Maria colpisce. E adesso i tifosi si aspettano un Fideo decisivo anche a Nantes, in Europa League: dopo il pericoloso pareggio del match di andata, con rimpianti e polemiche arbitrali, la strada per gli ottavi passa inesorabilmente dai piedi del campione del mondo. Un fuoriclasse che, quando sta bene e una volta inseritosi nel contesto, sta progressivamente prendendo per mano la Juventus in una stagione travagliata. Ma il club rischia di perderlo, perché in estate la decisione di entrambe le parti era convogliata su un accordo annuale: nella testa del Fideo, del resto, c’era l’idea di chiudere la carriera al Rosario Central e quindi aveva deciso di non legarsi troppo a lungo. E la società, pur di averlo, lo aveva accontentato, nonostante la rinuncia ai benefici fiscali derivanti dal decreto crescita.

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