Ricorso Juve, i tempi del processo. E sarà a porte aperte

Si potrà assistere al contraddittorio tra la Procura federale e i legali bianconeri al Collegio di Garanzia del Coni. Ecco quando ci sarà l'esito

TORINO - Una regola esatta non c’è. Ma la ragione fa pensare che entro il termine di un mese, con il deposito del ricorso da parte del pool dei legali della Juventus al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni arrivato nella giornata di ieri, si avrà il processo e di conseguenza il verdetto dell’ultimo grado della giustizia sportiva sulla penalità di 15 punti comminata dalla Corte Federale d’Appello ai bianconeri. Il massimo organo giudicante, infatti, deciderà nelle prossime ore chi si occuperà di questa materia così delicata, sulla quale si poseranno inevitabilmente gli occhi di tutti gli appassionati di calcio nelle prossime settimane.

Sezioni unite

La soluzione più probabile, al momento, è che a valutare il caso sarà il Collegio a sezione unite, ovvero con i presidenti delle quattro sezioni giudicanti più il presidente del Collegio stesso, ovvero Gabriella Palmieri Sandulli. Intorno al 1° aprile, quindi, si dovrebbe celebrare il processo, che vedrà da una parte la Procura federale - nella persona di Giuseppe Chinè o un suo delegato - e dall’altra il pool di legali juventini, dunque gli avvocati Bellacosa, Sangiorgio, Clarizia e Paolantonio. Il dibattito dovrebbe esaurirsi nell’arco della giornata e la sentenza potrebbe arrivare nel corso della stessa data, anche se non si può escludere una modalità differente, dunque la decisione di prendersi qualche giorno di tempo in più per valutare.

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Modalità del processo

A differenza del precedente processo, quello che si celebrerà presso il Collegio di Garanzia dello Sport si celebrerà a porte aperte. Gli addetti ai lavori che si accrediteranno, di conseguenza, potranno assistere al dibattimento, anche se non sarà possibile scattare fotografie o registrare gli interventi delle due parti. Va ricordato, in ultima istanza, che saranno tre le possibilità del verdetto che verrà firmato dal Collegio stesso: annullamento della sentenza dei 15 punti, che così ritornerebbero immediatamente nella classifica della Juventus; conferma della sentenza della Corte Federale d’Appello, per cui i 15 punti di penalità diventerebbero definitivi; richiesta alla Corte Federale d’Appello di rimodulare la sentenza in base alle eccezioni che potrebbero venire mosse dal Collegio stesso.

Slitta la relazione

La Juventus, intanto, ha comunicato nella serata di ieri come l’approvazione della Relazione Finanziaria Consolidata Semestrale al 31 dicembre 2022 sia slittata di una settimana, ovvero a mercoledì prossimo anziché a oggi. La decisione è stata presa al fine di consentire al Consiglio d’Amministrazione l’esame degli atti depositati nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica nel contesto dell’inchiesta Prisma.

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Juve, il testo integrale del ricorso al Collegio

La Juventus chiede al Collegio di Garanzia:

- in via principale, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per l’inammissibilità del ricorso per revocazione della Procura Federale, non costituendo gli atti di indagine trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino “fatti nuovi” idonei a sovvertire la ratio decidendi della sentenza revocata;

- in subordine, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per violazione dei principi del contraddittorio e del giusto processo, nonché per violazione del diritto di difesa, in ragione della mancata correlazione tra l’accusa contestata nell’atto di deferimento e la sentenza resa all’esito del procedimento di revocazione;

- inoltre, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per violazione degli artt. 4, comma 1, e 31, comma 1, CGS FIGC, in relazione all’asserita volontà dei deferiti di sottrarsi all’applicazione di un principio contabile IAS 38 § 45, all’epoca non applicato nel settore e nemmeno ex post effettivamente accertato in sentenza come applicabile nel caso di specie;

- in subordine, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per violazione del principio di materialità, nonché per violazione del principio di legalità con l’affermazione in sentenza di un illecito non previsto dall’ordinamento sportivo;

- in ulteriore subordine, di annullare l’impugnata decisione per l’omessa motivazione rispetto a elementi decisivi, rappresentati nell’interesse dei deferiti in sede di giudizio, che, se considerati, avrebbero comportato una diversa decisione;

- in via subordinata, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per estinzione dell’azione disciplinare promossa dalla Procura Federale per decorso dei termini e, in ogni caso, di annullare la sentenza per violazione dei principi del giusto processo;

- con riferimento al trattamento sanzionatorio, di annullare l’impugnata decisione per omessa motivazione sulla quantificazione delle sanzioni irrogate in violazione dell’art. 12 CGS FIGC e in violazione del principio di proporzionalità nel trattamento sanzionatorio e, in ogni caso, per violazione del principio di specialità in relazione alla contestazione dell’art. 4 CGS FIGC in aggiunta all’art. 31, comma 1, CGS FIGC.;

- in subordine, di annullare l’impugnata decisione per omessa motivazione in merito alla sussistenza dell’art. 6 CGS FIGC;

- in ulteriore subordine, di annullare l’impugnata decisione per omessa motivazione circa la presenza del modello di organizzazione, gestione e controllo della Società, nonché per insufficiente motivazione sulla asserita assenza di documenti e procedure interni volti a tracciare i criteri per la valutazione dei calciatori.

In via istruttoria, chiede che il Collegio di Garanzia voglia acquisire il fascicolo relativo al procedimento presso la Corte Federale d’Appello che ha emesso la sentenza oggetto dell’odierno ricorso.

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TORINO - Una regola esatta non c’è. Ma la ragione fa pensare che entro il termine di un mese, con il deposito del ricorso da parte del pool dei legali della Juventus al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni arrivato nella giornata di ieri, si avrà il processo e di conseguenza il verdetto dell’ultimo grado della giustizia sportiva sulla penalità di 15 punti comminata dalla Corte Federale d’Appello ai bianconeri. Il massimo organo giudicante, infatti, deciderà nelle prossime ore chi si occuperà di questa materia così delicata, sulla quale si poseranno inevitabilmente gli occhi di tutti gli appassionati di calcio nelle prossime settimane.

Sezioni unite

La soluzione più probabile, al momento, è che a valutare il caso sarà il Collegio a sezione unite, ovvero con i presidenti delle quattro sezioni giudicanti più il presidente del Collegio stesso, ovvero Gabriella Palmieri Sandulli. Intorno al 1° aprile, quindi, si dovrebbe celebrare il processo, che vedrà da una parte la Procura federale - nella persona di Giuseppe Chinè o un suo delegato - e dall’altra il pool di legali juventini, dunque gli avvocati Bellacosa, Sangiorgio, Clarizia e Paolantonio. Il dibattito dovrebbe esaurirsi nell’arco della giornata e la sentenza potrebbe arrivare nel corso della stessa data, anche se non si può escludere una modalità differente, dunque la decisione di prendersi qualche giorno di tempo in più per valutare.

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