Serataccia Vlahovic
Al contrario del suo amico e connazionale Vlahovic, ieri in serata nera. Dusan è un ragazzo tanto determinato e ambizioso da essere fragile. Si è infilato nel labirinto dove finiscono i centravanti che non segnano da un po’: è nervoso, sfiduciato, frettoloso e impreciso. Di solito basta un gol per sbloccarsi e ritrovare la serenità del bomber, ma nell’involuzione tecnica del serbo, a lungo bloccato dalla pubalgia, c’è forse anche il peso della maglia e delle aspettative, logicamente proporzionali ai 75 milioni spesi per il suo cartellino (e gli oltre sette di ingaggio). Era certamente più facile, per lui, giocare da sconosciuto con la maglia della Fiorentina, contro difensori più distratti rispetto al suo talento. Anche questo è un problema risolvibile con pazienza, tempo e qualche coccola dell’allenatore.
Il discorso Pogba
Diverso è il discorso Pogba. La severità con cui è stato applicato il regolamento interno per il ritardo del francese è certamente un segnale forte al gruppo, più che mai unito in questo periodo, ma anche una scelta eccentrica andando a incidere su una partita così importante per la stagione della Juventus. Le regole sono regole, ma esistono anche le circostanze e quella di Allegri è parsa una scommessa di quelle toste: con una vittoria contro il Friburgo riscuote una bella somma in termini di unità del gruppo e leadership, ma non è un rischio troppo alto privarsi di una risorsa così importante in un ottavo di finale di una competizione diventata importantissima per il club?
PS
Ieri chi ha visto la partita su Sky si è goduto il commetto tecnico di Aldo Serena, tornato a ricoprire il ruolo di seconda voce. La sua saggezza calcistica e il garbo umano con cui la propone sono preziose per ogni appassionato di calcio.