Rabiot, perché la Nuova Juve ha bisogno del Cavallo Pazzo

"Restare? Juve, parliamone". L'Intervista esclusiva rilasciata a Tuttosport nel ritiro della Nazionale francese ha lanciato un segnale prezioso alla società bianconera: oggi il Cavallo Pazzo è un caposaldo della Juve per merito di Allegri. Lo sarà anche domani.

L'intervista esclusiva rilasciata a Tuttosport nel ritiro della Nazionale francese è un segnale prezioso lanciato dal giocatore alla società bianconera: passata ogni bufera, la nuova Juve che verrà avrà sempre bisogno del suo Cavallo Pazzo, così i tifosi hanno ribattezzato il centrocampista che a Marco Bo ha confessato di gradire il soprannome (Cavallo Pazzo, indiano della tribù degli Oglala Lakota, fu il capo che il 25 giugno 1876, sconfisse il colonnello Custer nella battaglia di Little Bighorn entrando per sempre nel mito degli Indiani). Il 3 aprile, Adrien Thibault Marie Rabiot compirà 28 anni: la ricorrenza lo troverà nel pieno di una maturità tecnica e professionale che fanno di lui un caposaldo di Allegri e di Deschamps. Non casualmente, in questi giorni, il ct vicecampione del mondo, l'allenatore che nel 2007 riportò la Juve in Serie A, ha pubblicamente lodato il bianconero, definendolo uno dei migliori centrocampisti in circolazione per qualità, forza atletica, continuità di rendimento. Approdato a Torino a parametro zero nell'estate 2019, Rabiot ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, trovando la dimensione di titolare grazie al ritorno di Allegri sulla panchina. Lo confermano le lusinghiere parole del giocatore rivolte al proprio tecnico: "Credo che Allegri abbia davvero tantissime qualità. Secondo me, innanzitutto sa gestire molto bene il gruppo e a volte si rivolge ai giocatori come un padre. Ha la qualità di saper parlare al meglio con tutti i componenti della rosa, comprendendone anche le caratteristiche psicologiche. Poi è fantastico per come sa incoraggiare tutto il gruppo. Anche nei momenti di massima difficoltà o pressione, lui sa  sempre trovare le parole giuste con il tono giusto. Ci incita a non mollare mai ed è capace a mascherare sempre l’eventuale tensione che può provare». Il contratto di Rabiot scadrà il 30 giugno e sarà un indiscutibile banco di prova per la nuova dirigenza, chiamata a misurarsi con Madame Véronique, mamma e agente del giocatore che sa tutelarne gli interessi coniugando l'affetto materno all'Aspetto Iban, stante la sua conclamata capacità di spuntare le migliori condizioni contrattuali per il figlio campione. Il quale ostenta serenità: "Per il momento non ci sono novità, ma sicuramente parleremo presto, perché tra circa due mesi la stagione sarà finita e proveremo a discutere, ma io sono tranquillo. C’è la possibilità di andare via ma anche la possibilità di firmare un altro contratto con la Juve per tutte quelle ragioni che ho spiegato prima. Mi sento bene a Torino, faccio un bel lavoro nel club e c’è un buon rapporto coi dirigenti, i compagni e l’allenatore. Anche lui mi ha aiutato in due anni oltre a darmi molta fiducia. Credo che tutto questo sia importante per stare bene e quindi fare la scelta giusta per il mio futuro». Cavallo Pazzo sì, più che mai un Cavallo da tenere.

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