“Juve, ti tremeranno le gambe in un inferno”: firmato, ultras Siviglia

Sale la temperatura in vista della semifinale di ritorno di Europa League tra Siviglia e Juventus. Il gruppo ultras spagnolo "Biris Norte" ha diffuso un comunicato inerente l'organizzazione del tifo in vista della partita. Oltre a luoghi, orari e punti d'incontro, indicazioni cromatiche e istruzioni per rendere quanto più "caldo" possibile il Ramón Sánchez-Pizjuán e tutto il quartiere di "Nervion", spicca l'ultima parte del messaggio molto pesante ed indirizzata direttamente ai bianconeri.

Siviglia-Juve: paura tensione e precedenti

I racconti degli juventini presenti a Siviglia evidenziano un clima di paura che trova riscontri anche in alcuni precedenti tra le due tifoserie. I Biris Norte sono considerati uno dei gruppi più violenti e pericolosi del calcio spagnolo e in molti ricordano l'agguato avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2016 nella taverna "El Papelon", in pieno centro storico, dove una decina di tifosi bianconeri furono attaccati da circa 50 ultras. Il giorno dopo si giocava una partita della fase a gironi di Champions League, poi vinta 1-3 dalla Juventus grazie alle reti di Marchisio, Bonucci e Mandzukic. Di seguito la parte finale del comunicato.

Ultras Siviglia, avviso alla Juve: "Saprete cos'è un manicomio nel mezzo di un inferno"

"Vogliamo 'La Septima'. Noi e tutto il sevillismo, e questo passa attraverso la vittoria di una delle partite più importanti della nostra storia. Questo giovedì non vogliamo che ruggisca la nostra curva, vogliamo che tutto il quartiere di Nervion sia un solo grido che faccia volare la squadra. Il Manchester United ha potuto conoscere il manicomio di Nervion, però la Juventus saprà cos'è un manicomio nel mezzo di un inferno. Dal momento in cui gli italiani scenderanno in campo, dovremo farli pentire di aver scelto di fare i calciatori. Dovranno tremargli le gambe ogni volta che ci sarà da controllare un pallone o fare un passaggio. Seguite, indipendentemente dal settore in cui vi troverete, ogni coro che partirà dalla nostra curva".