Di Maria sia il faro
Altrimenti viene meno il senso della sua presenza alla Juventus. In un gruppo giovane, deve essere lui il faro. La via maestra la deve indicare lui. Ma non è solo quello che fa in campo a determinare il giudizio negativo. Al momento del cambio, la sua faccia è un programma sconsigliato a chi prende appunti per diventare come lui. Viene rimpiazzato da Chiesa al 19’ della ripresa ed esce col muso lunghissimo, con un’occhiataccia verso Allegri che racconta più di mille digressioni. Ed è un peccato, perché così mostra una chiara inadeguatezza al contesto. In una squadra che sta giocando contro tutto e tutti, lui contribuisce a minare alcune certezze.
Riflessioni su Di Maria
Gli altri giocano l’elmetto, Angel con le espadrillas. La Juventus, quando dovrà fare il bilancio su quest’annata, dovrà riflettere anche sul Fideo. E fare i conti sulla condizione, ancora tutta da ritrovare, di Chiesa, il cui ingresso al Sanchez-Pizjuan è tutto fuorché decisiva per la Juventus. Non in positivo, almeno. Perché l’esterno prima perde in maniera maldestra il sanguinoso pallone che porta al pareggio di Suso e poi dilapida una golosa opportunità in avvio di ripresa. E certe partite dipendono anche da episodi così.