Juventus, la questione Giuntoli e le crepe su Allegri

Con la fine dei processi sportivi ora il club bianconero può pensare alla questione ds e allenatore. E quanti via vai

TORINO - Terminato l’iter della giustizia sportiva italiana, resta da capire cosa stabilirà la Uefa ma la Juventus è quantomeno in Conference League e una eventuale vittoria a Udine, unita all’incastro con altri risultati, potrebbe proiettarla in Europa League. A questo punto, per il club bianconero urge definire le mosse future per quanto riguarda l’area tecnica. A cominciare dal direttore sportivo. Un enigma? No, perché la Juventus ha scelto da tempo, non è un mistero, Cristiano Giuntoli, l’architetto dello scudetto a Napoli. Ma Giuntoli è legato alla società di De Laurentiis da un altro anno di contratto: il presidente azzurro si sta occupando della questione allenatore, con l’addio di Spalletti, e finora non c’è stato il via libera per il ds, direzione Torino. De Laurentiis conosce la volontà del dirigente toscano, però non è ancora stato affrontato l’argomento in maniera concreta. E anche la Juventus lo sa che servirà ancora un po’ di tempo.

Max Allegri e la forza del contratto

Nel frattempo andrà affrontata la questione allenatore, in casa Juventus. Anche in questo caso, non esistono rebus: il tecnico è Massimiliano Allegri, legato ai bianconeri da altri due anni di contratto, fino al 2025. Però... Le parti si parleranno a breve, nei prossimi giorni, probabilmente appena terminato il campionato: lo stipendio di Allegri è di sicuro una garanzia forte per quest’ultimo e la società sembra orientata ad andare avanti così, nonostante le varie anime all’interno dello stesso club. Allegri, che è l’ultimo baluardo della Juventus allestita da Agnelli, incontrerà dirigenza e proprietà per decidere il futuro. Ora Max è al centro della critica, dopo due anni senza titoli e con troppe delusioni, e la scelta del nuovo ds in qualche modo orienterà anche quella sulla guida tecnica.

 

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