Juve-Milan 6-5 dcr: a Los Angeles è 2-2 al 90, poi ai rigori vince Max

Il Diavolo va in vantaggio due volte con Thiaw e Giroud, ma viene ripreso dai bianconeri di Allegri: c'è la firma di Chiesa nei gol di Danilo e Rugani

CARSON (California) - La Juve sembra un po’ quella dell’anno scorso e questa certo non è una buona notizia, però nell’incertezza si vede da lontano brillare una stella: i lampi di Federico Chiesa tengono accesa la speranza.

E lasciano pensare che forse venderlo non sarebbe proprio una buona idea. Il Milan scappa due volte, prima con Thiaw e poi con Giroud, ma viene raggiunto da due gol nati su calci piazzati, un corner e una punizione, tirati da Fede per le reti di Danilo e Rugani. E in generale è sembrato di rivedere il miglior Chiesa: in allenamento si capiva che era brillante, in partita si è visto ancora di più.

La Juve di orgoglio

Dopo tanti sbadigli, il primo squillo è proprio di Chiesa al 19’ del primo tempo: largo a sinistra, punta Calabria con il classico movimento per accentrarsi, fa partire il tiro che ha discreta potenza, ma poco giro e diventa docile preda di Maignan. Ma qualche minuto dopo passa il Milan: Theo pennella da par suo su punizione, Thiaw stacca in terzo tempo cestisti stile Lakers, solo soletto, e di testa la mette dentro. Juve subito sotto 1-0. La reazione è affidata al solito Chiesa, che non tanto lontano dal palo alla sinistra di Magic Mike, ma il pareggio arriva, come spesso successo nella passata stagione, da calcio da fermo: angolo di Chiesa, sfiora McKennie, Gatti viene respinto due volte poi la butta dentro capitan Danilo. L’1-1 ridesta il Diavolo che torna in vantaggio per un errore juventino su calcio d’angolo: Miretti tiene in gioco Giroud che incorna e batte Szczesny.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ai rigori passa Max

La ripresa comincia con la girandola dei cambi e la Juve segna ancora, tanto per cambiare da calcio da fermo: punizione velenosa di Chiesa sfiorata da Rugani e deviata da Giroud, ma il gol è del centralone bianconero. Entrano un po’ di giovani per Allegri, ma è un veterano come Pinsoglio a salvare il risultato, specialmente con la parata su Romero. Per stabilire chi vince servono così i rigori che, a oltranza, premiano i bianconeri grazie a super Pinsoglio e la trasformazione decisiva di Soulé.

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CARSON (California) - La Juve sembra un po’ quella dell’anno scorso e questa certo non è una buona notizia, però nell’incertezza si vede da lontano brillare una stella: i lampi di Federico Chiesa tengono accesa la speranza.

E lasciano pensare che forse venderlo non sarebbe proprio una buona idea. Il Milan scappa due volte, prima con Thiaw e poi con Giroud, ma viene raggiunto da due gol nati su calci piazzati, un corner e una punizione, tirati da Fede per le reti di Danilo e Rugani. E in generale è sembrato di rivedere il miglior Chiesa: in allenamento si capiva che era brillante, in partita si è visto ancora di più.

La Juve di orgoglio

Dopo tanti sbadigli, il primo squillo è proprio di Chiesa al 19’ del primo tempo: largo a sinistra, punta Calabria con il classico movimento per accentrarsi, fa partire il tiro che ha discreta potenza, ma poco giro e diventa docile preda di Maignan. Ma qualche minuto dopo passa il Milan: Theo pennella da par suo su punizione, Thiaw stacca in terzo tempo cestisti stile Lakers, solo soletto, e di testa la mette dentro. Juve subito sotto 1-0. La reazione è affidata al solito Chiesa, che non tanto lontano dal palo alla sinistra di Magic Mike, ma il pareggio arriva, come spesso successo nella passata stagione, da calcio da fermo: angolo di Chiesa, sfiora McKennie, Gatti viene respinto due volte poi la butta dentro capitan Danilo. L’1-1 ridesta il Diavolo che torna in vantaggio per un errore juventino su calcio d’angolo: Miretti tiene in gioco Giroud che incorna e batte Szczesny.

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