Juve-Real 3-1: ruggito Vlahovic, Weah è una freccia, festa anche per Kean

Vittoria per Allegri, prestazione più intensa rispetto al Milan, Moise segna dopo 45 secondi: ad Ancelotti non basta Vinicius

ORLANDO - Davanti a oltre sessantamila spettatori e tanti tifosi vip, tra i quali Kakà e Matuidi, Davids, la Juventus chiude nella maniera migliore possibile: superato di slancio il Real Madrid di Vinicius e Modric, grazie a una prestazione brillante nei primi minuti e di ripartenze nel contropiede. Kean ci mette 45 secondi ad aprire le danze, poi dopo 20 minuti Weah mette a segno il suo primo gol in bianconero.

Ma si parlerà soprattutto della rete di Vlahovic in pieno recupero: entra e ci mette un quarto d'ora per trovare la via della porta, poi esulta mostrando la maglietta a tutti, telecamere comprese. E per gli organizzatori l'mvp è McKennie: pieno di autostima per l'americano che cerca di giocarsi qualche chance di restare.

Moise da NBA. McKennie-Wean, american connection

La Juve vola e dopo 45 secondi va subito a comandare: visione verticale di Locatelli a sprigionare la potenza del motore di Chiesa che prima duetta con Kean poi libera McKennie. Il tiro del texano si stampa sul palo, ma da centrone Nba arriva a rimorchio Kean per il tap in: è 1-0 Juve che gela il Camping World Stadium, tutto bianco per la predominanza di supporters della Casa Blanca.

Il più in palla del Real è Vinicius, ma se la deve vedere con un roccioso Bremer, poi al 20’ la Juve raddoppia: sempre lo zampino di Chiesa a innescare il tandem made in Usa. McKenne si inserisce alla perfezione e sforna l’assist per il connazionale Weah che di piatto destro non lascia scampo a Courtois. A quel punto il Real si sveglia e inizia a schiacciare la squadra di Allegri: un paio di paratone di Szczesny evitano il peggio, ma il portiere deve arrendersi quando Vinicius si presenta tutto solo davanti alla porta dopo uno scatto che brucia Bremer.

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Vlahovic. DV9 mostra la maglia!

C’è tanto Real nella ripresa e Cambiaso, uno dei tanti nuovi entrati, deve superarsi per bloccare Vinicius, poi il Madrid protesta per un mancato rigore sempre ai danni del brasiliano per presunta trattenuta di Gatti, che usa il fisico e un pizzico di mestiere per bloccare la freccia di Ancelotti. Joselu sbaglia un altro gol al termine di un’azione perfetta orchestrata da Modric dopo un altro errore di McKennie, qualche minuto più tardi deve superarsi Pinsoglio sul sinistro ravvicinato di Bellingham. E c'era pure un rigore per fallo di Barrenechea su Rodrygo che era mezzo metro dentro l'area.

Ma la notizia già attesa dai tifosi bianconeri è il rientro in campo di Vlahovic: un quarto d’ora di orgoglio e speranza per il serbo, sempre al centro degli incroci di mercato con Lukaku. DV9 nel recupero si toglie anche lo sfizio del gol su contropiede, con assist di Soulé: esultanza sobria, ma mostrando la maglia, come dire “io sono qui”. E i tifosi se lo godono, almeno per ora.

 

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ORLANDO - Davanti a oltre sessantamila spettatori e tanti tifosi vip, tra i quali Kakà e Matuidi, Davids, la Juventus chiude nella maniera migliore possibile: superato di slancio il Real Madrid di Vinicius e Modric, grazie a una prestazione brillante nei primi minuti e di ripartenze nel contropiede. Kean ci mette 45 secondi ad aprire le danze, poi dopo 20 minuti Weah mette a segno il suo primo gol in bianconero.

Ma si parlerà soprattutto della rete di Vlahovic in pieno recupero: entra e ci mette un quarto d'ora per trovare la via della porta, poi esulta mostrando la maglietta a tutti, telecamere comprese. E per gli organizzatori l'mvp è McKennie: pieno di autostima per l'americano che cerca di giocarsi qualche chance di restare.

Moise da NBA. McKennie-Wean, american connection

La Juve vola e dopo 45 secondi va subito a comandare: visione verticale di Locatelli a sprigionare la potenza del motore di Chiesa che prima duetta con Kean poi libera McKennie. Il tiro del texano si stampa sul palo, ma da centrone Nba arriva a rimorchio Kean per il tap in: è 1-0 Juve che gela il Camping World Stadium, tutto bianco per la predominanza di supporters della Casa Blanca.

Il più in palla del Real è Vinicius, ma se la deve vedere con un roccioso Bremer, poi al 20’ la Juve raddoppia: sempre lo zampino di Chiesa a innescare il tandem made in Usa. McKenne si inserisce alla perfezione e sforna l’assist per il connazionale Weah che di piatto destro non lascia scampo a Courtois. A quel punto il Real si sveglia e inizia a schiacciare la squadra di Allegri: un paio di paratone di Szczesny evitano il peggio, ma il portiere deve arrendersi quando Vinicius si presenta tutto solo davanti alla porta dopo uno scatto che brucia Bremer.

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