Allegri: “Piedi per terra, ma questa Juventus ha un futuro”

Una vittoria contro il Sassuolo per una notte solitaria in vetta: cosa ha detto il tecnico in conferenza

«Bisogna mantenere i piedi per terra e drizzare le antenne perché c’è troppa euforia: le società e le squadre che vincono sono quel che sanno mantenere equilibrio. Il nostro obiettivo è arrivare tra le prime quattro perché così daremo una mano al club anche dal punto di vista degli introiti e, nonostante il cambio generazionale inevitabile dopo 9 scudetti, due finali di Champions, Coppe Italia e Supercoppe, che rischia di farti stare fuori dalla Champions, confermeremo invece di non essere mai rimasti fuori dalla Champions perché anche l’anno scorso siamo arrivati terzi, eh… Ci sono squadre più attrezzate ella Juve -  l’Inter, il Milan, il Napoli - e quindi dobbiamo lavorare con voglia entusiasmo e determinazione. In fondo alla stagione vedremo quanto saremo cresciuti. Ma una cosa e certa: per come è stata strutturata, questa squadra avrà un futuro: tanti italiani, giovani. La Juve ha futuro».

Massimiliano Allegri galoppa tra presente e futuro con l’esperienza di chi sa tenere in mano le redini dell’entusiasmo quando il galoppo rischia di mandare fuori giri. Troppo sottile l’equilibrio tra esaltazione e depressione quando ancora i cascami delle passate delusioni sono vicini e alle viste c’è la partita-trappola di Sassuolo: «Negli ultimi anni, a parte un 3-0 con tre gol di Dybala, con il Sassuolo son sempre state gare combattute: dovremo giocare una partita di attenzione, fisicità e tecnica perché il risultato sarà importante. Magnanelli? L’ho avuto con me dai tempi del Sassuolo dove lui è una vera e propria icona. Con Padoin dà una una mano al lavoro sul campo dello staff dove io cerco sempre di scegliere i migliori. Ma son contento di tutti coloro che lavorano alla Continassa».

Un accenno alla formazione per conoscere soprattutto le condizioni di Vlahovic e di Chiesa che in settimana hanno lavorato a parte: «Un giorno - precisa il tecnico - Dusan per mal di schiena e Fede per un leggero affaticamento all’adduttore. Non dovrebbero esserci problemi, ma comunque anche Kean e Milik stanno molto bene. McKennie? Anche lui è a posto e Weah è un ottimo cambio: sta crescendo bene ma è qui da soli tre mesi, sono contento di lui». Il turnover, insomma, può aspettare in vista del Lecce, martedì. Ora si pensa al Sassuolo che è, anche e soprattutto, Domenico Berardi, ultimo obiettivo di mercato della Juve: «Se l’ho chiesto io? Quest’estate Giuntoli e Manna hanno condotto le trattative e alla fine si è deciso di restare così. Spero che oggi non giochi le prestazioni solite, noi dovremo essere bravi a limitarlo». Anche perché lui e tutto il Sassuolo sono l’ultimo ostacolo prima di una note che solo qualche mese fa sembrava utopia: la vetta della classifica in solitaria in attesa che giochi l’Inter: «un grande stimolo: noi bisogna desiderare di entrare tra prime 4 e vincere. Le cose desiderate valgono di più. Ci avvicinerebbe a quota champions con la consapevolezza che i campionati non si vincono e non si perdono per una partita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...