Parola agli avvocati
Il gesto di Pogba non è stato né volontario (non è un dopato) né accidentale (l’integratore lo ha comprato e assunto lui stesso), perciò la linea difensiva del giocatore si baserà sulla non intenzionalità, anche se dovrà scontrarsi con alcune fragilità, come le indicazione dei rischi sul flacone incriminato o la mancata comunicazione dell’integratore assunto ai medici della Juventus. Gli avvocati del centrocampista francese punteranno a limitare i danni ed evitare una squalifica che potrebbe addirittura sancire la fine della carriera. La Juventus invece attende e poi prenderà una decisione. «Agiremo insieme con il management di Paul» aveva detto il dt Cristiano Giuntoli. Finora il club non ha sospeso lo stipendio al giocatore ma, in caso di squalifica, può rescindergli il contratto.
La liberatoria di Cristiano Ronaldo
La querelle tra CR7 e la Juventus riguarda invece le mensilità di stipendi congelate e differite nel tempo per via dell’accordo trovato nel periodo del Covid, quando tutte le competizioni erano state sospese. Il fuoriclasse portoghese pretenderebbe le spettanze, ma la situazione potrebbe avere uno sviluppo favorevole al club bianconero, visto che l’attaccante aveva firmato una liberatoria per anticipare il suo ritorno al Manchester United certificando di non avere più nulla da pretendere.