Summit Juve-Chiesa, Tognozzi è ai saluti

Nel pomeriggio di giovedì si è tenuto a Milano il summit tra Giuntoli, Manna e Ramadani, agente del calciatore

TORINO - La contingenza è curiosa ma si ferma, appunto, a questo: un caso. Perché l’anomalia è che l’Inter svolga la propria assemblea dei soci a Palazzo Parigi, affascinante e lussuoso hotel nel centro di Milano, e non che vi si riuniscano i dirigenti della Juventus per le questioni di mercato. Perché da anni, ormai, la location è diventata il luogo scelto dallo staff bianconero come “dependance operativa milanese”. Ed è lì che ieri, nel pomeriggio, Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna hanno incontrato Fali Ramadani per discutere (soprattutto, ma non solo) del rinnovo di contratto di Federico Chiesa. I due responsabili del settore tecnico stanno percorrendo la “road map” dei rinnovi contrattuali: il primo è andato a dama con Federico Gatti, ora tocca agli altri elementi considerati asset importanti per il futuro bianconero, da Locatelli a Vlahovic, da Bremer a Rugani fino, appunto, a Chiesa.

Il rinnovo del contratto di Chiesa

Anzi, sull’attaccante c’è un pizzico di fretta in più perché la scadenza del suo accordo è fissata per il 2025 e la Juve non vuole arrivare a ridosso di questa data senza che siano state definite le nuove condizioni, preferibilmente già prima della finestra di mercato di gennaio. L’incontro di ieri, chiariamo, si è rivelato un cosiddetto “primo approccio” durante il quale non si è ancora entrati nei dettagli di cifre e durata, ma è stata confermata la disponibilità e l’apertura da entrambe le parti. Non un dettaglio, in questo tipo di trattative.

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Chiesa, prolungamento fino al 2028

Già a giugno, del resto, lo stesso Ramadani aveva vigorosamente smentito le indiscrezioni che riportavano una richiesta di 8 milioni netti rispetto agli attuali 6 per arrivare a un accordo. Chiesa, ovviamente, è un elemento importantissimo nello scacchiere bianconero, sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico, senza però che l’attaccante abbia potuto rispondere in pieno alle aspettative a causa del grave infortunio al ginocchio. Anche per questo c’è la volontà, da parte del giocatore, di arrivare a una mediazione che metta su un unico piano le proprie legittime ambizioni future con le necessità del club di non vedere sfumare a zero l’investimento: un prolungamento biennale, fino al 2028, a cifre fisse leggermente inferiori (da rimpinguare con i bonus) in modo tale che i club di Premier League eventualmente interessati (il Liverpool, su tutti, monitora) non possano bypassare l’acquisizione del cartellino.

Juve, altri profili in valutazione

A margine della vicenda Chiesa, inoltre, durante il pranzo con Ramadani sono stati presi in esami altri profili che potrebbero eventualmente interessare la Juventus a gennaio. Tutta un’altra storia, invece, quella legata a Douglas Costa, svincolato dal Los Angeles Galaxy e che, al pari di Bernardeschi, si è proposto per un ritorno alla Juve: fredda la reazione dalla Continassa.

Juve, allenamento pre-Verona

Intanto, nella giornata di ieri, la proprietà cinese del Granada, penultimo in Liga, ha ufficializzato l’addio al ds Nico Rodriguez. Cosa c’entra la Juventus? Beh, salvo colpi di scena dell’ultima ora, il suo sostituto sarà Matteo Tognozzi, attuale capo scouting bianconero che, con il club, sta trattando la risoluzione immediata del contratto, al fine di intraprendere da subito la nuova avventura spagnola nell’inedita veste di direttore sportivo. 

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TORINO - La contingenza è curiosa ma si ferma, appunto, a questo: un caso. Perché l’anomalia è che l’Inter svolga la propria assemblea dei soci a Palazzo Parigi, affascinante e lussuoso hotel nel centro di Milano, e non che vi si riuniscano i dirigenti della Juventus per le questioni di mercato. Perché da anni, ormai, la location è diventata il luogo scelto dallo staff bianconero come “dependance operativa milanese”. Ed è lì che ieri, nel pomeriggio, Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna hanno incontrato Fali Ramadani per discutere (soprattutto, ma non solo) del rinnovo di contratto di Federico Chiesa. I due responsabili del settore tecnico stanno percorrendo la “road map” dei rinnovi contrattuali: il primo è andato a dama con Federico Gatti, ora tocca agli altri elementi considerati asset importanti per il futuro bianconero, da Locatelli a Vlahovic, da Bremer a Rugani fino, appunto, a Chiesa.

Il rinnovo del contratto di Chiesa

Anzi, sull’attaccante c’è un pizzico di fretta in più perché la scadenza del suo accordo è fissata per il 2025 e la Juve non vuole arrivare a ridosso di questa data senza che siano state definite le nuove condizioni, preferibilmente già prima della finestra di mercato di gennaio. L’incontro di ieri, chiariamo, si è rivelato un cosiddetto “primo approccio” durante il quale non si è ancora entrati nei dettagli di cifre e durata, ma è stata confermata la disponibilità e l’apertura da entrambe le parti. Non un dettaglio, in questo tipo di trattative.

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