"Veder segnare da Andrea il primo gol con la maglia della Juventus è stata una gioia immensa. Una rete pesantissima e a tempo scaduto: sembrava un film, tanto che mi sono messo a piangere di gioia. Mentre lo vedevo esultare, mi sono passate nella mente tutte le esperienze vissute insieme. Gli anni in Serie D e C, il grave infortunio al crociato, i tanti sacrifici ma anche la voglia di non arrendersi mai, che l’hanno portato in alto fino a vestire la maglia bianconera". Ha la voce ancora un po’ emozionata il suo agente, Giovanni Bia, nel rivivere i minuti finali di Juve-Verona.
La parabola di Cambiaso sembra una favola.
"Lo è, perché lui vive tutto con la genuinità di un bambino che gioca per la prima volta a pallone al parco con gli amici. Guardate il sorriso che ha stampato in volto dopo il gol e le braccia alzate al cielo: c’è l’emozione pura di chi ama il calcio".
A proposito: sui social spopola la foto di Andrea da bambino con la maglia della Juve.
"È diventata virale. Quel giorno del 2010 a Marassi c’era Genoa-Juve e Andrea scese in campo con la maglia bianconera all’ingresso delle squadre: era destino che da grande riuscisse a indossarla da protagonista".
Cambiaso come ha festeggiato il gol?
"Il primo pensiero è stato per la sua famiglia, che gli è sempre stata vicino e poi ci siamo messi subito a parlare di come poter migliorare. In settimana io e lui facciamo tante sessioni video per studiare e riguardare i movimenti delle gare. Andrea è fatto così: non si gode troppo il momento, è un maniaco del perfezionismo. Non stacca mai un secondo e spinge al massimo: il suo obiettivo è quello di restare per 15 anni alla Juve".
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