Rugani, i colloqui con Allegri e il giudizio su Huijsen: “Mi ci rivedo”

Il difensore bianconero ha parlato sul canale Twitch della squadra: inizi, ruolo, idolo e NextGen tra i temi trattati
Rugani, i colloqui con Allegri e il giudizio su Huijsen: “Mi ci rivedo”

TORINO - Daniele Rugani è stato uno dei giocatori decisivi per la Juventus nella resistenza all'assalto finale della Fiorentina per difendere l'1-0 nell'ultima giornata di campionato, il difensore bianconero ha parlato al canale Twitch dei bianconeri tornando anche sul successo di Firenze. Rugani ha analizzato così il duro match del Franchi parlando anche del salvataggio finale: "Ora mi viene da ridere perchè mi viene in mente l'intervista di Szczesny. Aveva ragione lui è stata una partita di sofferenza, ma la sensazione era che eravamo solidi e non era facile farci gol. Vogliamo soffrire meno, perchè è bello vincere soffrendo, ma non siamo matti sappiamo anche noi che dobbiamo giocare meglio e fare più gol. Ma era troppo importante vincere a Firenze - aggiunge - Abbiamo fatto un lavoro strepitoso difensivo anche i centrocampisti e attaccanti si sono sacrificati, È stato un lavoro di squadra eccezionale. Sappiamo che dobbiamo fare meglio e lavoreremo in settimana per migliorare. Salvataggio finale? Bello. È stato importante. Mi sono reso conto subito che era una bella occasione per loro. Sono contento di aver dato il mio contributo in quella situazione, perchè era importantissimo vincere per mille. Adesso cerchiamo di non rovinare questo bel momento sabato anzi di consolidarlo".

I complimenti di Allegri

"Sicuramente con il mister ci siamo parlati spesso. Ho un bellissimo rapporto con lui. Negli ultimi mesi il rapporto si è consolidato. Ha sempre speso belle parole per me che fanno piacere e danno certezze che per un calciatore sono importanti. Sento la sua fiducia e questo conta. Il mister mi ha fatto sempre giocare partite importanti e ha sempre dimostrato la sua fiducia, ma ultimamente ancora di più - sul paragone con Barzagli - Sugli interventi decisivi era troppo attento e forte. Ha paragonato il mio intervento contro la Fiorentina a uno di Andrea? Vero, qualcosina lo ricorda. Salvataggio di testa a poco dal termine? È stato importante, mi sono reso conto subito che era una bella occasione per loro. Me ne sono accorto anche dal gesto di Ikoné, il quale si è disperato. Sono contento di aver dato il contributo in quella situazione, vincere era importantissimo per mille motivi. Sabato cercheremo di non rovinare questo momento ma di consolidarlo".

La carriera

"Il tempo sicuramente passa e si cresce, non solo a livello anagrafico ma anche umano, di maturità e di responsabilità. Certe situazioni che da più giovane ti sembrano delle montagne, poi capisci che hanno un peso meno importante. Adesso sono diventato anche papà, certe situazioni e opportunità le vivo in maniera diversa. Parlando con Chiellini, mi diceva sempre che la miglior parte della carriera l'ha avuta dai trentatré anni. Un difensore cresce più in là con l'età rispetto ad un attaccante? Ripeto quello che diceva Chiellone, che crescendo ha avuto la miglior parte della sua carriera. Condivido il suo pensiero, un difensore acquisisce delle qualità particolari sbagliando e andando più in là con l'età".

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Prossimo gol ed Allegri

"Speriamo presto, lo sto aspettando con ansia anch'io. Quanto mi hanno fatto piacere le parole di Mister Allegri? Sicuramente con lui ci siamo parlati spesso, abbiamo un bellissimo rapporto da sempre. Specialmente negli ultimi mesi il rapporto si è consolidato, la fiducia che mi ha fatto sentire sia privatamente che pubblicamente fa piacere e mi dà certezza e sicurezza. Sentire la fiducia dell'allenatore è una cosa importantissima e in questo momento la sento. In realtà c'è sempre stata, il Mister mi ha fatto giocare anche partite importanti".

Spogliatoio

"Penso che lo spirito sia abbastanza consolidato. Penso che a questi ragazzi si possano dire tante cose, ma a livello di compattezza si può dire poco. Questa dev'essere la nostra forza da qui fino alla fine. Quando c'è disponibilità e cattiveria di voler vincere, le avversarie fanno fatica a batterci".

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Prima della difesa

"Da piccolo facevo un sacco di gol, Del Piero era il mio idolo da piccolo, ho un po' di sue maglie a casa. Giocavo centrocampista e battevo tutti i calci piazzati. Poi nel settore giovanile mi hanno spostato in difesa e non ho più cambiato ruolo. Io sono a disposizione del mister. Se ti devo dire preferisco centro o centro destra. Però il primo anno della Juve ho giocato quasi sempre centro sinistra. Quindi posso farlo".

Su Huijsen

"Dean secondo me ha un futuro molto importante. All’inizio dovrà dimostrare, però sicuramente in prospettiva è un gran bel giocatore. Penso che allenarsi già con noi sia importantissimo per lui. Deve venire all’allenamento con una voglia matta di apprendere ed imparare, non perché siamo più forti di lui ma perchè più grandi e più esperti. Mi ricordo la mia situazione con Chiellini, Barzagli e Bonucci. Io ad ogni allenamento imparavo tre cose alla volta. Che è forte si è già visto e dovrà solo dimostrarlo".

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L'arrivo alla Juve e la NextGen

"La Next Gen secondo me è una figata, è all’avanguardia e la Juve è stata bravissima ad anticipare tutti. È una risorsa importantissima. Ai miei tempi non c’era ma non so se mi avrebbe aiutato, perché ai miei tempi esistevano le comproprietà. Sono potuto crescere all’Empoli, sono tornato, fortunatamente siamo tornati subito in Serie A e abbiamo fatto una bella stagione. Sicuramente è stato un bel percorso anche quello con l'Empoli".

Partita più importante

"Inter-Juventus vinta 2-3. È stata una montagna russa di emozioni, perché siamo passati dal vincere lo scudetto, a perderlo a rivincerlo. Però l'adrenalina che ha dato quella partita è incredibile".

Messaggio per la Toscana e i tifosi bianconeri

"Ci tengo a mandare un messaggio alla popolazione della mia Toscana. Volevo mandare un grandissimo abbraccio a tutte le persone che sono state colpite da questa cosa tremenda. Sono sicuro che il popolo toscano si risolleverà perche siamo belli tosti. Per i nostri tifosi invece venite allo stadio sabato perchè abbiamo bisogno di voi perchè sarà tosta. Noi abbiamo una bella iniezione di energia da voi e cercheremo di fare del nostro meglio per farli gioire e andare in vacanza alla grande. Dobbiamo vincere".

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TORINO - Daniele Rugani è stato uno dei giocatori decisivi per la Juventus nella resistenza all'assalto finale della Fiorentina per difendere l'1-0 nell'ultima giornata di campionato, il difensore bianconero ha parlato al canale Twitch dei bianconeri tornando anche sul successo di Firenze. Rugani ha analizzato così il duro match del Franchi parlando anche del salvataggio finale: "Ora mi viene da ridere perchè mi viene in mente l'intervista di Szczesny. Aveva ragione lui è stata una partita di sofferenza, ma la sensazione era che eravamo solidi e non era facile farci gol. Vogliamo soffrire meno, perchè è bello vincere soffrendo, ma non siamo matti sappiamo anche noi che dobbiamo giocare meglio e fare più gol. Ma era troppo importante vincere a Firenze - aggiunge - Abbiamo fatto un lavoro strepitoso difensivo anche i centrocampisti e attaccanti si sono sacrificati, È stato un lavoro di squadra eccezionale. Sappiamo che dobbiamo fare meglio e lavoreremo in settimana per migliorare. Salvataggio finale? Bello. È stato importante. Mi sono reso conto subito che era una bella occasione per loro. Sono contento di aver dato il mio contributo in quella situazione, perchè era importantissimo vincere per mille. Adesso cerchiamo di non rovinare questo bel momento sabato anzi di consolidarlo".

I complimenti di Allegri

"Sicuramente con il mister ci siamo parlati spesso. Ho un bellissimo rapporto con lui. Negli ultimi mesi il rapporto si è consolidato. Ha sempre speso belle parole per me che fanno piacere e danno certezze che per un calciatore sono importanti. Sento la sua fiducia e questo conta. Il mister mi ha fatto sempre giocare partite importanti e ha sempre dimostrato la sua fiducia, ma ultimamente ancora di più - sul paragone con Barzagli - Sugli interventi decisivi era troppo attento e forte. Ha paragonato il mio intervento contro la Fiorentina a uno di Andrea? Vero, qualcosina lo ricorda. Salvataggio di testa a poco dal termine? È stato importante, mi sono reso conto subito che era una bella occasione per loro. Me ne sono accorto anche dal gesto di Ikoné, il quale si è disperato. Sono contento di aver dato il contributo in quella situazione, vincere era importantissimo per mille motivi. Sabato cercheremo di non rovinare questo momento ma di consolidarlo".

La carriera

"Il tempo sicuramente passa e si cresce, non solo a livello anagrafico ma anche umano, di maturità e di responsabilità. Certe situazioni che da più giovane ti sembrano delle montagne, poi capisci che hanno un peso meno importante. Adesso sono diventato anche papà, certe situazioni e opportunità le vivo in maniera diversa. Parlando con Chiellini, mi diceva sempre che la miglior parte della carriera l'ha avuta dai trentatré anni. Un difensore cresce più in là con l'età rispetto ad un attaccante? Ripeto quello che diceva Chiellone, che crescendo ha avuto la miglior parte della sua carriera. Condivido il suo pensiero, un difensore acquisisce delle qualità particolari sbagliando e andando più in là con l'età".

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Rugani, i colloqui con Allegri e il giudizio su Huijsen: “Mi ci rivedo”
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Prossimo gol ed Allegri
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Prima della difesa
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L'arrivo alla Juve e la NextGen

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