TORINO - In estate era dato per partente, poi ha iniziato a convincere a suon di prestazione i tanti scettici: ora Weston McKennie è un pilastro del centorocampo bianconero con la sua duttilità che lo rende fondamentale per le soluzioni di formazione di Allegri. Dopo un'altra prestazione di cuore e polmoni, resa ancora più preziosa dalla firmata da Gatti, il calciatore statunitense commenta così la gara contro il Napoli: "Stiamo cercando di creare uno spirito forte, non solo in campo, ma anche fuori. Adesso pranziamo insieme, ci vediamo anche fuori dal campo. Perchè io se so come sono fatti Gatti e Cambiaso che giocano dalla mia parte, so anche di cosa hanno bisogno in campo,e questo spirito si traduce anche nel fatto di come noi mettiamo i nostri corpi per opporci alle conclusioni avversarie quando sono al limite dell'area".
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"Ho imparato a non correre come un pollo"
Parole importanti quelle di McKennie che sui tanti chilometri percorsi spiega: "Non è proprio un ruolo nuovo, l'ho già fatto allo Schalke. Ovviamente ho un ruolo preferito, ma per me la squadra è la cosa più importante, faccio quello che serve alla squadra. Sicuramente sotto l'aspetto tattico, in Germania e in Inghilterra si corre di più avanti e indietro, mentre qui ho imparato ad applicarmi di più e non correre in campo come un pollo senza testa. Sicuramente quello". In chiusura un passaggio sulla parola Scudetto: "La conosciamo e speriamo di poterla fare nostra a fine stagione, partendo dal fatto che entrare in zona Champions sia la cosa più importante, Ma sicuramente sarebbe la ciliegina sulla torta, anche perchè è una cosa che non siamo riusciti ad ottenere negli ultimi anni e vogliamo farlo per noi, per tutto lo staff e anche per i tifosi".
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