Rabiot, è corsa contro il tempo: Allegri lo vuole ad ogni costo

Il centrocampista è fondamentale e il tecnico lo vede in campo contro il Genoa: le condizioni

Non sarà un pestone a fermare Adrien Rabiot, però il colpo al piede durante Juventus-Napoli può fare male. Ragione per cui ieri il centrocampista francese ha lavorato a parte. Non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma è troppo presto per avere certezze: sarà necessario smaltire botta e dolore per essere a disposizione di Massimiliano Allegri per la trasferta di venerdì a Marassi contro il Genoa. Il tecnico ovviamente confida su di lui: Cavallo pazzo è troppo prezioso per la Juventus per permettersi delle soste, infatti ha saltato una sola partita (contro il Cagliari) finora perché squalificato, poi è sempre stato schierato per sfruttare fisicità, visione di gioco e inserimenti.

Rabiot, il simbolo

Protagonista contro il Monza, Rabiot è sempre più il simbolo della squadra: è rimasto, rinnovando per un anno grazie al pressing di Allegri e adesso è un campione completo, promosso capitano sul campo dopo l’infortunio di Danilo. La scorsa stagione è stato il migliore tra i bianconeri e non solo per gli 11 gol, su record personale, messi a segno in 48 partite, mentre adesso è l’emblema di una Juventus in lotta per lo scudetto.

L’ex centrocampista del Paris Saint-Germain ha un contratto in scadenza a giugno da 9 milioni lordi per un netto di 7 milioni grazie agli sgravi fiscali del Decreto Crescita: al momento non sono previsti incontri tra la mamma Veronique, sua agente, e la dirigenza bianconera per discutere del rinnovo né entro Natale né nei primi mesi del 2024. Se ne parlerà più avanti, in prossimità della fine del campionato, quando sarà chiaro se la Juventus tornerà a partecipare alla Champions League, sarà ancora in corsa per lo scudetto e verrà pianificato il rafforzamento per cercare di tornare a primeggiare in Europa. Certo, alzare una Coppa alla fine dell’annata accrescerebbe il legame tra Rabiot e la Juventus, già molto intenso perché Adrien è gobbo nell’anima e a Torino ha trovato un ambiente ideale, che gli ha dato fiducia, nel quale il francese ha trovato un profondo spirito di gruppo e di sacrificio, stuzzicando la sua voglia di sfida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Situazione

Nel doppio allenamento di ieri, alla ripresa dei lavori, non si è invece visto Daniele Rugani, di nuovo influenzato: si tratta di una ricaduta perché il difensore si era già fermato una settimana fa per febbre. Per un forfait, c’è anche un recupero per Allegri: si è riaggregato alla squadra Timothy Weah. Dopo aver saltato le ultime cinque giornate, lo statunitense ha tutte le intenzioni di essere a Genova dove Allegri potrebbe finalmente avere la squadra al completo, salvo ovviamente l’assenza di Mattia De Sciglio che, operato a maggio per la lesione del crociato, rientra con il nuovo anno.

Contro il Genoa la Juventus cercherà di centrare l’11° risultato positivo di fila: l’ultima sconfitta risale infatti a settembre, in casa del Sassuolo. I bianconeri sono secondi in campionato e secondi nelle classifiche a confronto tra questa e la precedente stagione: saliti a quota 36 dopo la vittoria contro il Napoli, viaggiano a +5 rispetto all’anno scorso.

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Non sarà un pestone a fermare Adrien Rabiot, però il colpo al piede durante Juventus-Napoli può fare male. Ragione per cui ieri il centrocampista francese ha lavorato a parte. Non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma è troppo presto per avere certezze: sarà necessario smaltire botta e dolore per essere a disposizione di Massimiliano Allegri per la trasferta di venerdì a Marassi contro il Genoa. Il tecnico ovviamente confida su di lui: Cavallo pazzo è troppo prezioso per la Juventus per permettersi delle soste, infatti ha saltato una sola partita (contro il Cagliari) finora perché squalificato, poi è sempre stato schierato per sfruttare fisicità, visione di gioco e inserimenti.

Rabiot, il simbolo

Protagonista contro il Monza, Rabiot è sempre più il simbolo della squadra: è rimasto, rinnovando per un anno grazie al pressing di Allegri e adesso è un campione completo, promosso capitano sul campo dopo l’infortunio di Danilo. La scorsa stagione è stato il migliore tra i bianconeri e non solo per gli 11 gol, su record personale, messi a segno in 48 partite, mentre adesso è l’emblema di una Juventus in lotta per lo scudetto.

L’ex centrocampista del Paris Saint-Germain ha un contratto in scadenza a giugno da 9 milioni lordi per un netto di 7 milioni grazie agli sgravi fiscali del Decreto Crescita: al momento non sono previsti incontri tra la mamma Veronique, sua agente, e la dirigenza bianconera per discutere del rinnovo né entro Natale né nei primi mesi del 2024. Se ne parlerà più avanti, in prossimità della fine del campionato, quando sarà chiaro se la Juventus tornerà a partecipare alla Champions League, sarà ancora in corsa per lo scudetto e verrà pianificato il rafforzamento per cercare di tornare a primeggiare in Europa. Certo, alzare una Coppa alla fine dell’annata accrescerebbe il legame tra Rabiot e la Juventus, già molto intenso perché Adrien è gobbo nell’anima e a Torino ha trovato un ambiente ideale, che gli ha dato fiducia, nel quale il francese ha trovato un profondo spirito di gruppo e di sacrificio, stuzzicando la sua voglia di sfida.

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